La mobilità oggi vista attraverso
gli occhi di un arcivescovo

Ci sono molte strade per affrontare il problema della mobilità. L’arcivescovo Agostino Marchetto ha scelto quella che passa attraverso un libro-intervista, realizzato con il giornalista e storico Marco Roncalli (Editrice La Scuola, 156 pagine, euro 9,50). L’opera, dal titolo “Chiesa e migranti. La mia battaglia per una sola famiglia umana”, si propone proprio l’obiettivo di affrontare, in tutte le sue dimensioni, il problema della mobilità, riflettendo sul senso di un’accoglienza vanificata dall’incapacità di dare pane e dignità, ma anche sulle responsabilità di chi rifiuta il soccorso in casi di emergenza. Filo conduttore di queste pagine sono le migrazioni dalle aree più povere del pianeta verso quelle più ricche (e non solo)  che si ripetono, cariche di nuove tragedie, con i governi che continuano a segnare i confini per proteggersi dai flussi di essere umani. Ma protagonisti del volume sono anche migranti e itineranti per lavoro: marittimi, aereonaviganti, autotrasportatori stradali di cui l’arcivescovo Agostino Marchetto è un vero amico, come dimostra l’attenzione dedicata alla categoria degli autotrasportatori  “chiamati ad affrontare ogni giorno tante sfide”, l’anno scorso all’Incontro promosso dall’Association Européenne des Concessionnaires d’Autoroutes à Péage (ASECAP), a Innsbruck , sulla sicurezza stradale nel continente europeo. In quell’occasione l’arcivescovo ribadì che è necessario trovare “nuovi modi di cooperazione e coordinamento, perché la strada possa essere un posto più sicuro in cui vivere e lavorare e dove la dignità di ogni persona umana sia la prima preoccupazione”.

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