La Lombardia dà l’ok alla variante
di Zogno: il via ai lavori a febbraio

“Nuntio vobis gaudium magnum”. Con queste parole il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha annunciato che la “variante di Zogno”, tratta fondamentale di accesso alla Valle Brembana, in provincia di Bergamo, si farà davvero. Nonostante i tagli della manovra nazionale, la Regione è riuscita a reperire dal suo bilancio (“con uno sforzo straordinario e convinto”) 28 milioni di risorse straordinarie. Altri otto milioni sono messi sul tavolo dalla Provincia di Bergamo e ulteriori otto sono quelli provenienti dalla Legge Valtellina. Totale, appunto 44 milioni.
“Con uno sforzo straordinario”, ha spiegato Formigoni, “abbiamo reperito risorse aggiuntive dal nostro bilancio che ci consentono di annunciare che il prossimo febbraio partiranno i lavori di questa opera fondamentale. E questo nonostante i tagli della finanziaria stiano gravando più su di noi che su di ogni altra regione italiana”.
Il progetto prevede la realizzazione di un tracciato a carreggiata semplice di 4,5 chilometri con due gallerie naturali rispettivamente di 600 e 1.700 metri.
L’impresa aggiudicatrice dell’appalto avrà 45 giorni di tempo per redigere il progetto esecutivo e presentarlo per l’approvazione alla Provincia di Bergamo. Una volta avuto il via libera sarà aperto il cantiere la cui chiusura è prevista in 900 giorni a partire dalla consegna dei lavori.
“È stato risolto un problema su un’opera la cui priorità non è mai stata messa in discussione”, ha sottolineato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, “perché è una delle priorità di tutta la Lombardia, ma non è l’unica. Noi abbiamo 12 Province e ciascuna ha la propria opera assolutamente importante e pronta a partire. Dovevamo trovare una soluzione che consentisse a Bergamo di rispondere alle proprie necessità senza danneggiare le altre province.
Utilizzeremo i fondi residui della legge 112 per finanziare tutti gli interventi prioritari delle altre province, e abbiamo recuperato altri 35 milioni di euro per la varianti di Zogno e di Pusiano (Como). Le Province hanno garantito la disponibilità a mettere sul piatto l’intero ribasso d’asta e ulteriori risorse”.
Il costo iniziale della variante di Zogno era di 61,4 milioni di euro che, a seguito del ribasso d’asta della gara d’appalto, si è ridotto a 44,4 milioni.
La copertura finanziaria sarà dunque garantita per 8,018 milioni dalla Provincia di Bergamo (18 per cento), per 8,382 con fondi della legge Valtellina (19 per cento) e per i rimanenti 28 (pari al 63 per cento del totale, di cui 9,937 già disponibili sul bilancio attuale e i rimanenti 18,063 da garantirsi sul prossimo bilancio 2011-2013) da Regione Lombardia attraverso le risorse previste per gli investimenti nel settore stradale.
“Sono molto soddisfatto”, ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Marcello Raimondi, “perché aver evidenziato in tempo la minaccia della Finanziaria nazionale sulla variante ha stimolato tutti a cercare una soluzione. Senza l’intervento diretto del presidente Formigoni oggi, questo risultato non sarebbe stato possibile”.
“E’ un’opera importante per il rilancio turistico della Val Brembana”, ha spiegato l’assessore regionale al Territorio, Daniele Belotti, “dove ci sono due grandi operazioni in atto: il rilancio delle Terme di San Pellegrino, che vogliamo far diventare le più belle al mondo e quello del comprensorio sciistico dell’alta valle. Ogni anno 8 milioni di passeggeri sbarcano a Orio. Noi dobbiamo intercettarli, ma non possiamo permetterci che ci si impieghi più tempo a raggiungere le nostre valli dall’aeroporto di quanto ci si metta dalla Norvegia ad arrivare a Bergamo”.

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