Inquinamento da trasporto, Moretti: “Troppe auto e camion”

“In Europa l’inquinamento da trasporto è al 24 per cento, mentre in Italia è al 35 per cento. Questo divario è dovuto al maggior utilizzo di auto e camion rispetto alla media europea”. Lo sostiene l’amministratore delegato delle Ferrovie dello stato, Mauro Moretti. Nel corso di una tavola rotonda nell’ambito di Mobility Tech, Moretti ha ricordato che l’Italia supera dell’11 per cento la media europea di emissioni di Co2 legate al trasporto. Secondo l’ad delle Ferrovie dello Stato il nostro Paese sconta una “politica che incentiva di più le auto e il trasporto privato di merci e passeggeri, dobbiamo quindi invertire le regole perché questa situazione non può più reggere”.
Per farlo Moretti indica come soluzione una “politica dei corridoi” affiancata ad una “politica sulle grandi città più attenta e saggia”. L’ad delle Ferrovie ha poi indicato come, per esempio, “in Svizzera ci sono incentivi per il trasporto merci che sono favolose”. Quanto alle ferrovie europee, di cui lo stesso Moretti è presidente, l’obiettivo “è di ridurre le emissioni del 20 per cento dal 1990 al 2020 e siamo in linea con il programma sia al livello europeo che in Italia”.

7 risposte a “Inquinamento da trasporto, Moretti: “Troppe auto e camion”

  1. Bravo Moretti! Il treno è bello e non inquina… Peccato che non arriva sotto casa e che quelli regionali e locali vengono tagliati come rami secchi, mentre si diminuiscono il numero delle corse delle stazioni che non sono su linee TAV. Poi ci si domanda perchè in Italia vi è un massiccio ricorso alla mobilità privata…

  2. Egregio signor Moretti quando sarà in grado di far funzionare le ferrovie lasceremo volentieri a casa i camion e le auto. Cominci a derattizzare la maggior parte delle carrozze da lei gestite e forse saremo felici di salirci, altrimenti chiediamo un passaggio all’autotrasportare che trasporta animali che almeno i mezzi li pulisce.

  3. Caro signor Moretti, le troppe auto e i troppi camion sono la diretta (e puntuale) conseguenza dei troppi disastri delle Ferrovie dello Stato da Lei guidate…

  4. Fra tutti i personaggi pubblici che ci prendono in giro alcuni meriterebbero l’Oscar!
    Sono mesi che scriviamo contro la chiusura dei terminal ferroviari, contro la drastica diminuzione delle stazioni abilitate al merci e l’aumento indiscriminato dei canoni di collegamento con la rete ferroviaria e guarda un po’, addirittura l’amministratore delegato delle Ferrovie si è accorto dello sbilanciamento fra traffico su gomma e ferro!
    Si è chiesto come mai la diminuzione percentuale ormai a due cifre del traffico ferroviario, persiste da anni?
    Quando scrivevamo (noi che rappresentiamo l’autotrasporto) che l’Italia ha bisogno di avere un supporto ferroviario efficiente per le merci (soprattutto quelle pericolose) e che i nostri vicini di Francia e Spagna stanno investendo massicciamente per collegare i loro porti, lui dove era?
    Dovremo andare avanti ancora per molto a vedere i danni provocati dal mancato coordinamento di risorse così importanti come le modalità di trasporto?
    E ora che si faccia chiarezza su certe operazioni se non vogliamo veramente rimanere la cenerentola dell’Europa!

  5. A Napoli usano dire di uno che si comporta come il dottor Moretti che “chill’chiagn e fott”. Come può sostenere dopo che sta riducendo terminal, treni blocco, linee ferroviarie che vi sono troppe auto e tir sulle strade. Forse in previsione della nuova finanziaria sta predisponendo il terreno per chiedere nuove risorse e allora spara quella che non è certo una notizia. Moretti ha, senza dubbio, operato per il rilancio del trasporto persone su ferrovia e ci sta riuscendo. La costatazione che troppo autovetture circolano sulle nostre strade è così ovvia che sembra quasi lasciar trasparire una richiesta di interventi che inducano i cittadini a utilizzare il treno, grazie alla penalizzazione che verrebbe imposta ai cittadini che utilizzano le autovetture. Una decisione da economia sovietica. Per quanto riguarda le merci invece forse l’amministratore delle ferrovie si è scordato che nell’epoca della consegna delle merci in tempo reale ciò che conta è il tempo di resa e quindi l’affidabilità del trasporto. In sostanza è la merce che sceglie la modalità più conveniente. Se davvero l’ingegner Moretti vuole potenziare il trasporto di merci ferroviario migliori, ma di molto, l’offerta delle ferrovie sul mercato come gli operatori privati, evitando, anche per nascondere i poco brillanti risultati del trasporto merci su ferrovia, campagne sugli “aiuti” che lo Stato mette a disposizione del trasporto su gomma. Lui non è in condizioni di sostenere questo assunto. Sarebbe come il bue che dà del cornuto all’asino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *