Il plebiscito svizzero: le merci devono viaggiare in treno

L’80 per cento dei cittadini svizzeri ritiene necessario e inderogabile il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia. Il risultato emerge da un sondaggio commissionato dalla “Iniziativa delle Alpi”, associazione elvetica nata proprio con l’obiettivo di presidiare la realizzazione del passaggio delle merci dalla gomma al ferro. Gli esiti dell’indagine sono stati resi pubblici proprio nei giorni della caduta dell’ultimo diaframma del nuovo tunnel del San Gottardo. È dal 1994 che la Costituzione della Confederazione prevede un massiccio spostamento dalla strada al ferro del transito delle merci. A questo assunto si aggiunge una norma che prevede, entro i due anni successivi all’apertura della galleria di base del Gottardo, una limitazione al numero dei veicoli industriali in transito dalle Alpi svizzere: da 1,2 milioni di veicoli attuali a poco più di 600mila passaggi.
L’associazione ribadisce, in un comunicato, che il popolo elvetico ha confermato la sua volontà di trasferire il traffico pesante dalla strada alla ferrovia e che ora si tratta di cogliere l’occasione e mettere in pratica la politica di trasferimento con l’introduzione di una borsa dei transiti alpini.

4 risposte a “Il plebiscito svizzero: le merci devono viaggiare in treno

  1. Vedete come sono bravi gli svizzeri. Fanno i tunnel con i soldi dei camionisti di altri Paesi e poi fanno i referendum per farsi dire che sono bravi. È come chiedere al gatto se è buona la carne. Chi non concorda sul fatto che ci vorrebbe meno trasporto su gomma e più su treno e nave? Il problema è che bisogna prima creare le alternative e poi introdurre i divieti. In questo la Svizzera ha operato nel giusto come obiettivo. Solo che i costi li hanno sostenuti gli altri per la realizzazione e oggi in Italia non si è per nulla pronti e così noi ci troveremo ingolfati grazie a coloro che protestano e impediscono la realizzazione di tratte o trafori ferroviari come sta succedendo per il corridoio quinto.

  2. La Svizzera è un paese alpino senza sbocco al mare, il cui territorio è geograficamente diviso tra il massiccio del Giura, l’Altopiano e le Alpi svizzere. Formano in totale una superficie di 41,285 km². I 7,8 milioni di abitanti si concentrano soprattutto sull’Altopiano, dove vi si trovano le maggiori città.Il paese si estende su una superficie di 301.336 km²[2] e conta 60.418.711 abitanti. Possiamo mutuare tutto ciò che fa di buono la Svizzera ma senz’altro non l’estensione, non gli abitanti.

  3. Bruno quanti commenti fuori luogo. Primo, in che Paese al mondo non si paga per un servizio? Se gli autotrasportatori utilizzano l’autostrada devono pagare l’infrastruttura. Liberi gli svizzeri di usare questi proventi come meglio credono. Secondo: referendum per pavoneggiarsi? Ma stai scherzando? Qui si tratta di rispettare i limiti del protocollo di Kyoto che anche l’Italia ha firmato, di tutelare la salute delle persone dall’inquinamento e di dare una svolta ecosostenibile al trasporto di merci nord-sud in Europa. Mi sembra logico che la Svizzera debba fare pressioni sull’Italia per il raggiungimento di tale scopo, quest’opera va sopratutto a beneficio dell’Italia ed è raccapricciante che a sud di Chiasso nulla si muova.

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