Multa, incidente e autostop: la vita “normale” dell’auto senza pilota

C’è stato un tamponamento, sono saliti a bordo due autostoppisti, un poliziotto voleva perfino fare una multa. Storie normali per un’auto tradizionale, che diventano straordinarie considerando che i mezzi in questione stanno circolando senza guidatore. Partiti da Parma il 26 luglio e diretti a Shanghai, i veicoli senza pilota pensati dal VisLab dell’Università di Parma hanno raggiunto la Siberia dopo aver percorso più di 6.000 chilometri e attraversato città come Belgrado, Budapest, Kiev, Rostov, Mosca, Kazan, Chelyabinsk, Ekaterinburg e Omsk, dove sono stati presentati a diversi cittadini.
In questa parte del tragitto, il viaggio è circa a metà strada, i veicoli hanno incontrato i primi fiocchi di neve, hanno resistito alle inusuali alte temperature della Russia dello scorso agosto, sono passati indenni tra le strade trafficate di città come Mosca.
Un viaggio lunghissimo che ha fatto vivere ai veicoli senza conducente esperienze uniche. Forse stanche, le “macchine del futuro” si sono anche concesse una distrazione. Sulla strada per Karkov, in Ucraina, due veicoli si sono tamponati, fortunatamente senza causare danni ai sensori. Niente di grave, nessun ferito e soprattutto nessuna lite tra i conducenti.
Nuovissima anche l’esperienza vissuta da due autostoppisti russi, che a Mosca sono stati caricati da un’auto senza guidatore. Così come è rimasto a bocca aperta un poliziotto di Ekaterinburg, sempre in Russia, che avrebbe voluto dare una multa ai veicoli per guida in zona pedonale ma non ha trovato alcun conducente a cui indirizzare la contravvenzione.
Ora mancano ancora più di 6000 chilometri all’arrivo a Shanghai, previsto per il 28 ottobre. La spedizione, dopo aver toccato Novosibirsk nella Russia più remota attraverserà il Kazakistan ed entrerà in Cina all’inizio di ottobre per poi attraversarla completamente da ovest ad est, fino all’Expo di Shanghai. Altri seimila chilometri in cui, c’è da giurarlo, le auto senza conducente “vivranno” nuove e curiose esperienze.

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