La Spagna del futuro: a Madrid nascerà un immenso polo logistico

Lo hanno denominato “Parque de Actividades Económicas di Arganda del Rey” e, viste le dichiarazioni di Esperanza Aguirre (nella foto), presidente della Comunità autonoma di Madrid, dovrebbe diventare il principale logistic center dell’area mediterranea. Il nuovo progetto prevede un investimento di circa 600 milioni di euro, in gran parte sostenuto da privati, che entro i prossimi cinque anni permetterà la realizzazione di questa nuova infrastruttura in grado di ospitare più di 100 imprese per più di 15.000 posti di lavoro, il tutto distribuito su un’area di quasi 3 milioni di metri quadri.
I lavori inizieranno nella seconda metà di quest’anno, e le prime infrastrutture utilizzabili dovrebbero essere consegnate alle imprese per l’avviamento delle attività all’inizio del 2013.
Sebbene l’obiettivo e i numeri dichiarati per questa opera siano già particolarmente interessanti, il “Parque de Actividades Económicas di Arganda del Rey” risulterebbe essere solo uno degli elementi di un’opera ben più ampia che prevede la realizzazione di una “cintura” di ben sette piattaforme logistiche collocate tutte intorno alla capitale spagnola. Una “metropoli” che da sola realizza il 19 per cento del Pil, attira il 23,6 per cento delle importazioni e genera il 12 per cento delle esportazioni. Un complesso economico che magnetizza più del 60 per cento degli investimenti esteri in Spagna, e che quindi necessita di una infrastrutturazione idonea per affrontare il futuro in modo più idoneo ed efficace.
“Questa iniziativa, a cui partecipano più di 90 soci, renderà possibile che la nostra Comunidad, entro l’anno 2020, diventi uno dei principali poli logistici del mondo e una delle 10 regioni mondiali più innovative e dinamiche”, ha detto la Aguirre nel corso della presentazione del progetto. La stessa ha poi aggiunto che “la creazione di occupazione e ricchezza è la prima delle politiche sociali e che la principale funzione delle amministrazioni pubbliche, specialmente in tempo di crisi e di tagli alla spesa pubblica, è favorire un ambiente favorevole alle iniziative imprenditoriali ”.

Una risposta a “La Spagna del futuro: a Madrid nascerà un immenso polo logistico

  1. In Spagna esistono degli uomini politici che si documentano e favorisono le iniziative. In Italia, Paese che dovrebbe puntare ogni sforzo sulla logistica in quanto come piattaforma del Mediterraneo vi sarebbe l’opportunità di cogliere le nuove produzioni, esiste il disinteresse più totale. Il premier Silvio Berlusconi nel 2005 presentò con grande enfasi il Patto e il Piano della logistica. Il successivo Esecutivo Prodi lo affossò ma riuscì a stanziare 15 milioni di euro per fare un nuovo Piano delle mobilità. Al termine dei suoi due anni di Governo il prodotto furono 20 (sì, avete letto bene, 20…) pagine sulle quali erano riportate le linee guida di un futuro Piano. Tornato alla guida del Governo Silvio Berlusconi ci si attendeva un recupero dei contenuti di quelle intuizioni. A oggi le uniche iniziative sono state di natura verbale. Complimenti Silvio: così non vai da nessuna parte.

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