Infrastrutture, aperto il cantiere
della Pedemontana lombarda

È proprio il caso di dirlo: l’autostrada Pedemontana lombarda rompe finalmente il ghiaccio e dopo cinquant’anni di attese avvia il disgelo con l’apertura dei cantieri. La nuova autostrada collegherà le cinque province di Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como e Varese con 160 chilometri di nuove strade (70 di autostrada da Malpensa a Dalmine, 20 di tangenziali di Como e Varese e 70 di viabilità locale) e una Greenway, un corridoio verde ciclabile lungo 100 chilometri, che costituisce il più esteso progetto di compensazione ambientale mai sviluppato nel nostro Paese. La nuova strada, che si svilupperà per 60 chilometri in galleria o trincea e per 5 chilometri su ponti, sarà pronta nel 2013 per la prima tratta e nel 2015 nel suo percorso completo.
Quello della Pedemontana è un progetto nato 50 anni fa con l’obiettivo di risolvere i problemi della congestionata mobilità lombarda, di velocizzare la circolazione da e per Milano, di ridurre i tempi di trasferimento dei pendolari.
L’inaugurazione ufficiale è avvenuta sabato 6 febbraio a Cassano Magnago, alla presenza di numerose autorità. Un’opera che, come hanno ricordato tutti, sarà realizzata nel pieno rispetto dell’ambiente circostante e che, grazie a 150milioni di euro di compensazione ambientale, porterà, oltre alle strade, anche nuovi boschi e un milione di nuovi alberi.
“Dopo anni di lavoro a tavolino”, ha affermato Salvatore Lombardo, amministratore delegato di Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, “oggi cominciamo a costruire il più grande sistema viabilistico lombardo in anticipo sui tempi previsti. Un successo per tutti e di tutti, reso possibile da una grande collaborazione interistituzionale. Darà al nostro territorio una viabilità innovativa, con tempi di percorrenza molto più rapidi e un sostanziale snellimento del traffico automobilistico”.
“È un’opera epocale di cui il territorio aveva bisogno ed è un segnale, per l’Italia, che le grandi opere si possono fare, fare bene e in tempi ristretti e con costi certi”, ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni. “Ricordo che il progetto della Pedemontana, quando lo riprendemmo in mano nel 1995, dopo trent’anni di oblio, aveva il 100 per cento di non gradimento. Il lavoro di questi anni è stato anche recuperare il massimo del consenso attraverso la costituzione di tavoli con tutti i protagonisti del territorio. Attraverso centinaia di ore di lavoro siamo arrivati al progetto sottoscritto da tutti che non prevede solo un’autostrada, ma anche viabilità locale, un milione di nuovi alberi, nuovi parchi e una pista ciclabile da cento chilometri. Oggi è dunque una giornata importante per il futuro prossimo della mobilità nella nostra Regione e per la sua inserzione nelle grandi linee di collegamento Est-Ovest dell’Europa, primo fra tutti il corridoio 5”.
Il costo totale dell’opera è di 5 miliardi di euro, di cui 4,1 destinati alla costruzione dell’infrastruttura vera e propria, 100 milioni per opere compensative e territoriali e 800 milioni per oneri finanziari e gestionali nei trent’anni di durata della concessione. “Lo Stato ha stanziato 1,2 miliardi di euro”, ha ricordato Formigoni, “una cifra importante, ma che rappresenta solo il 25 per cento del totale. Il restante 75 per cento è stato reperito in Lombardia, in parte con fondi stanziati dalla Regione e in parte attraverso il project financing. Si tratta di un impegno anticiclico contro la crisi economica, in cinque anni si creeranno infatti 40mila nuovi posto di lavoro. Un impegno che rientra negli 11 miliardi di euro stanziati dalla Regione per le infrastrutture. Strade, autostrade, ferrovie, ma anche dieci nuovi ospedali. Di tutte queste opere abbiamo fissato un crono programma che stiamo rigorosamente rispettando”.

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