Confetra: la Convenzione delle Alpi
penalizza l’export italiano

Confetra si schiera contro il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi. Secondo l’associazione delle imprese di logistica e trasporti di Confindustria, il protocollo penalizza il commercio estero italiano perché “è ispirato al principio del contenimento del traffico attraverso l’arco alpino, mentre i nostri interessi non possono che andare nella direzione opposta. Il Protocollo”, spiega Confetra in un comunicato, “non solo non prevede disposizioni a favore della libera circolazione delle merci italiane, ma addirittura introduce ostacoli ai nostri flussi di traffico da e verso i principali mercati europei. I vincoli posti a svantaggio del nostro Paese sono pesantissimi: dalla procedura di consultazione sui progetti di realizzazione delle infrastrutture nel territorio alpino che pone l’Italia in posizione di minoranza (articolo 8), all’impegno di non costruire nuove autostrade per il trasporto con origine e destinazione all’esterno del territorio alpino, che nella sostanza significa divieto di costruire autostrade che colleghino l’Italia all’Europa (articolo 11). Confetra è consapevole che, “essendo stato ratificato il Protocollo dagli altri Stati europei confinanti, la situazione in materia di infrastrutture trasnazionali per l’Italia risulta compromessa e la mancata ratifica italiana non sarebbe politicamente risolutiva”. Accettare il protocollo trasporti significherebbe “rinunciare a contrastare l’errata e grossolana visione vetero ambientalista che sottende il protocollo stesso e comprometterebbe la posizione italiana nelle discussioni attuali e future in materia di trasporti (es. direttiva Eurobollo, trattative con la Svizzera e l’Austria sui transiti, ecc.)”. Secondo Confetra, l’Italia dovrebbe “essere capace di imporre agli altri una politica alpina che gestisca l’aumento del traffico attraverso le Alpi non penalizzando il commercio e le attività produttive, bensì ricorrendo alle migliori tecnologie costruttive per la riduzione dell’impatto ambientale e promuovendo l’utilizzo dei veicoli super-ecologici di ultima generazione”. Per questi motivi Confetra  chiede che dal disegno di legge di ratifica della Convenzione delle Alpi, in corso di esame alla Commissione Esteri della Camera, venga “stralciato il Protocollo Trasporti, come già avvenne in Parlamento sei anni fa prima dello scioglimento della legislatura”.

Una risposta a “Confetra: la Convenzione delle Alpi
penalizza l’export italiano

  1. Ampio lo schieramento contrario alla ratifica del protocollo delle Alpi da parte del mondo che associa le imprese del mondo del trasporto. Nella audizione alla Camera tale posizione è stata rappresentata con molta determinazione e ha trovato l’ascolto interessato dei commissari e del presidente della Commissione Esteri on.le Stefani della Lega.
    In particolare è stata sottolineata con forte preoccupazione l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge che ratifica anche il protocollo delle Alpi, per il quale il mondo delle imprese del sistema produttivo e del trasporto richiedono invece lo stralcio.
    Sorprende che i senatori non abbiano tenuto in alcuna considerazione come nelle due legislature trascorse, che hanno visto i partiti che sostengono l’Esecutivo alternarsi al Governo e all’opposizione, le posizioni espresse evidenziavano l’impossibilità per il nostro Paese di sottoscrivere un protocollo così rischioso per l’intera economia.
    Non è certo una bella immagine per il Governo che su aspetti così delicati i parlamentari della propria maggioranza esprimano sostegno a una legge che trova contrarietà nelle rappresentanze economiche del Paese.

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