Visita medica per la patente, finiscono sotto controllo anche i disturbi del sonno

Anche i disturbi del sonno saranno controllati dai medici nel momento di rilasciare o rinnovare una patente di guida. Come spiega l’Aci in un comunicato, l’Unione Europea ha infatti approvato “una direttiva che impegna gli Stati membri a varare una legge che obblighi i conducenti di auto, moto, furgoni e camion a rispondere a specifiche domande su malattie come l’Osas (Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno). In caso di sospetta patologia scatta il rinvio a uno specifico consulto medico: qualora l’esito sia positivo, si potrà comunque guidare un veicolo dimostrando le terapie in corso e la validità della patente varierà tra 2 e 3 anni secondo la gravità dei disturbi”.

“L’Unione Europea ha compiuto un passo importante”, dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, “che garantisce più sicurezza sulle strade attraverso una maggiore consapevolezza degli automobilisti sui propri limiti, favorendo l’accertamento di patologie sottovalutate e spesso ignorate. Da anni Aci sollecita insieme a tante organizzazioni scientifiche il giusto inquadramento di tutti i disturbi fisici che compromettono le capacità di chi è al volante, senza colpevolizzare chi ne è affetto o limitare ingiustamente il diritto alla mobilità degli individui”. L’Aci ricorda che con ora “500 milioni di europei saranno soggetti a test valutativi su eventuali disturbi respiratori che compromettono il riposo generando sonnolenza diurna e provocando il 22 per cento degli incidenti”.

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