Usa, camionista convocato
per indisciplina uccide otto colleghi

Ha ucciso otto colleghi prima di puntare l’arma, un fucile semiautomatico, contro se stesso. Una vera e propria strage, compiuta nel Connecticut da un autotrasportatore afroamericano di 34 anni, assunto da poco in una ditta che si occupa del trasporto di birra. Secondo la polizia statunitense, Omarh Thornton si era lamentato per alcuni episodi di razzismo con i superiori, che non avrebbero creduto alla versione dell’autista, almeno secondo quanto dichiarato da una vicina di casa dell’uomo la cui figlia era stata fidanzata per otto anni con Thornton. Anzi, il 34enne era stato convocato per discutere quello che viene descritto come un “problema disciplinare”. “Il sindacato lo voleva accompagnare in un incontro con la direzione per risolvere il problema, invece lui ha iniziato a sparare”, ha detto un funzionario dei Teamsters, il sindacato americano. In un primo momento i media americani avevano riportato che a Thornton oggi sarebbe stato chiesto di dimettersi. O forse questo era quello che l’uomo pensava quando ha aperto il fuoco con un fucile calibro 223 semiautomatico, uccidendo due persone fuori dall’edificio e sei al suo interno. Al momento della sparatoria vi erano tra le 35 e le 40 persone all’interno degli uffici della ditta.

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