Rete Imprese Italia: “Sistri troppo complicato e costoso, serve una revisione”

Non si placano le critiche espresse sull’operatività del sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Sul Sistri, in questi giorni, è tornato infatti a esprimere la propria posizione contraria il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini che, a nome di Rete Imprese Italia, ha nuovamente sottolineato la necessità di “una revisione profonda e strutturale del sistema, come si legge sul portale www.01net.it.  Una revisione dal basso, però, e non imposta dal governo.

Le modifiche, secondo Rete Imprese Italia, sono da realizzare d’intesa con le organizzazioni imprenditoriali, per semplificare quadro normativo, procedure, ma anche la piattaforma hardware e software in uso con un’operazione di revisione che, secondo il parere espresso, non può limitarsi ai test previsti tra ottobre e dicembre, ma richiede verifiche periodiche all’entrata in vigore del sistema. Lo stesso sistema che, chiamato a diventare uno strumento per contrastare le ecomafie, al click day dello scorso 11 maggio si è rivelato “inutilmente complicato e costoso per le 400mila imprese chiamate ad attuarlo”, quando la richiesta era, invece, quella di escludere dall’applicazione le micro imprese, di ridurre i costi per gli imprenditori e di recuperare i contributi versati dagli imprenditori per gli anni 2010 e 2011. Anche per questo, la richiesta di Guerrini è che a certificare l’efficacia del sistema sia un soggetto terzo indipendente. Inoltre, l’applicazione del Sistri alle micro imprese non dovrà avvenire prima del 31 dicembre 2012, “e comunque dopo aver individuato le tipologie di imprese escluse in base alla quantità o alla qualità dei rifiuti prodotti”. Quanto ai contributi già versati, la richiesta è di recuperarli destinandoli a copertura degli anni di effettivo funzionamento del Sistri.

3 risposte a “Rete Imprese Italia: “Sistri troppo complicato e costoso, serve una revisione”

  1. Sulla questione Sistri il signor Guerrini ha centrato in pieno il bersaglio: a certificare l’efficacia del sistema dev’essere un soggetto terzo indipendente. E non “pilotabile”!!!

  2. Tempo fa ho letto, proprio su Stradafacendo, che non c’era neanche un ingegnere informatico nel gruppo di esperti chiamati a giudicare l’efficacia del Sistri. Adesso il ministro Prestigiacomo provvederà a colmare la lacuna?

  3. Eh già, però aveva come consulente il “il fratello” del portavoce della collega Gelmini! Quello del tunnel tra la Svizzera e il Gran Sasso.

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