Radiotaxi, l’Antitrust dice basta ai vincoli di esclusiva dei tassisti: violano la concorrenza

L’Antitrust dice stop ai vincoli di esclusiva tra i tassisti e i principali operatori di radiotaxi di Roma e Milano. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, infatti, “le clausole di esclusiva contenute negli atti che disciplinano i rapporti tra i principali operatori di radiotaxi” di Roma e Milano e i tassisti aderenti “nella misura in cui vincolano ciascun tassista a destinare tutta la propria capacità operativa, in termini di corse per turno, ad un singolo radiotaxi, costituiscono reti di intese verticali restrittive della concorrenza”.

Le istruttorie, spiega l’Antitrust, sono state avviate su segnalazione di Mytaxi, società che gestisce una piattaforma aperta attraverso un’app liberamente accessibile dai tassisti affiliati, i quali, in base alle proprie esigenze, possono mettere a disposizione della piattaforma una quota variabile di corse. Secondo il Garante le clausule in questione determinano “un consistente e duraturo effetto di chiusura del mercato della raccolta e smistamento della domanda del servizio taxi a Roma e Milano, ostacolando l’accesso a nuovi operatori che adottano un diverso e innovativo modello di business, come Mytaxi, e, più in generale, la concorrenza tra piattaforme chiuse (come i radiotaxi) e aperte. L’Autorità ha inoltre verificato che la presenza delle clausole di esclusiva non ha alcuna giustificazione di natura giuridica o economica”. A Roma sono coinvolti Radiotaxi 3570 – Società Cooperativa, Cooperativa Pronto Taxi 6645 – Società Cooperativa, Samarcanda – Società Cooperativa) e a Milano Taxiblu Consorzio Radiotaxi Satellitare Società Cooperativa, Yellow Tax Multiservice S.r.l. e Autoradiotassì Società Cooperativa. Secondo l’Antitrust le intese non sono gravi e, quindi, “non ha sanzionato le imprese radiotaxi che, comunque, sono tenute a dare comunicazione all’Autorità, entro 120 giorni dalla notifica del provvedimento, delle iniziative che intendono porre in essere per eliminare l’infrazione accertata”. Immediate le reazioni. In una nota firmata dal presidente Loreno Bittarelli, Radiotaxi 3570 “resta convinto delle proprie ragioni e della assoluta liceità delle clausole che disciplinano i rapporti con i propri soci” e “si rivolgerà ai giudici amministrativi a tutela delle proprie ragioni ed è fiduciosa sul fatto che tali ragioni possano essere riconosciute in sede giurisdizionale, in linea con quanto avvenuto in altri Paesi Ue”. Secondo il Codacons, invece, la decisione dell’Antitrust è positiva. “Siamo favorevoli all’eliminazione delle clausole di esclusiva contenute negli atti che disciplinano i rapporti tra i principali operatori di radiotaxi e i tassisti, purché tale misura vada nell’esclusivo interesse degli utenti, attraverso un aumento della concorrenza nel settore e un miglioramento del servizio reso”, spiega il Codacons. “È giunta l’ora di aprire il mercato dei taxi e adeguarlo alle innovazioni introdotte dalla nuova tecnologia, che vanno a favore dei consumatori finali del servizio e possono rappresentare un vantaggio per gli stessi tassisti”.

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