Fari accesi di giorno obbligatori, per chi sgarra la multa in Svizzera è di 40 franchi

Entra in vigore il 1° gennaio l’obbligo di circolare anche di giorno con i fari accesi in tutta la Svizzera. E si parla di fari veri: non basteranno infatti le luci di posizione per essere in regola sulle strade del Paese che ha fatto della sicurezza stradale una priorità assoluta. L’obbligo sarà in vigore per tutti i veicoli a motore, comprese le due ruote. Questa modifica della legge sulla circolazione stradale rientra nel piano della confederazione rossocrociata “Via sicura”, programma federale che ha lo scopo di aumentare la sicurezza sulle strade: le luci servono infatti non solo a vedere ma soprattutto a farsi vedere. Chi trasgredirà, rischia una multa di 40 franchi. Salasso che si evita con poco, visto che tenere accese le luci durante il giorno comporta un consumo supplementare irrisorio, pari circa solo allo 0,2 per cento. Circolare di giorno con le luci accese permette con un semplice clic sul cruscotto (o con automatismo incorporato nei mezzi più evoluti a livello di impianto elettrico) di ridurre gli incidenti: i veicoli che circolano di giorno con gli appositi fari supplementari per la marcia diurna, o con i classici anabbaglianti accesi, sono infatti più visibili, e pertanto consentono di valutare meglio la distanza di sicurezza. In Europa questa misura è già obbligatoria in numerosi Paesi fra cui Bulgaria, Finlandia, Montenegro e Islanda.  In Italia l’articolo 152 del Codice della Strada impone l’obbligo di tenere accesi i dispositivi di illuminazione a tutti gli autoveicoli durante la circolazione di giorno sulle strade extraurbane, cioè fuori dei centri abitati. Motociclisti e ciclomotoristi hanno invece l’obbligo di tenere sempre acceso il sistema di illuminazione, anche nel centro abitato. Altrove, per esempio in Ucraina, è necessario attivarli dal 1° ottobre al 30 aprile.

2 risposte a “Fari accesi di giorno obbligatori, per chi sgarra la multa in Svizzera è di 40 franchi

  1. Non lo sapevo ed oggi mi hanno fatto la multa di 40 euro: ho prestato acquiescenza pagando i 35 euro in contanti.
    Peccato che allo Svizzero dietro di me – che aveva pure lui i fari spenti – non sia stata comminata alcuna contravvenzione.
    Ho capito subito: si tratta di una simpatica multa di benvenuto per gli italiani.
    Fino a ieri ero convinto che gli Svizzeri fossero dei ladri che hanno fatto la loro fortuna sul segreto bancario (compresi ovviamente i beni trafugati dai nazisti agli ebrei) e sullo sfruttamento della mano d’opera straniera.
    Oggi mi rendo conto che sono anche una manica di pagliacci!

  2. Vogliamo parlare degli italiani che multano le auto svizzere sprovviste di adesivo con la sigla del Paese? E questo dopo che la norma al riguardo esiste da prima dell’introduzione delle nuove targhe europee dove la sigla del Paese è già inclusa?
    Quando la regola dell’adesivo valeva anche per l’Italia erano rare le auto italiane sulle strade svizzere che ne portavano uno, ma non mi ricordo che si fosse multati per questo motivo.

    Non dimentichiamoci che le multe ai connazionali possono essere facilmente spedite a casa, mentre agli stranieri conviene farle pagare al momento dell’infrazione. Esperienza di vigile!

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