Divieto di circolazione dei Tir, Anita chiede più coraggio: “Ridurre i giorni di stop”

“Sul calendario dei divieti di circolazione occorre un cambio di visione, passando da una impostazione chiusa, come quella che ha segnato il passato, a una concezione più aperta e dinamica  coerente con la visione strategica che il Governo persegue, senza avere paura di ridurre le giornate di divieto e di estendere le deroghe ai trasporti combinati ferroviari e marittimi, anche in ambito nazionale quando in gioco c’è la competitività del sistema Paese”. Lo ha dichiarato il presidente di Anita, Thomas Baumgartner. L’associazione aderente a Confindustria chiede “più coraggio sul calendario dei divieti di circolazione”, uno dei temi al centro della riunione della Commissione sicurezza per l’autotrasporto che si è svolta mercoledì al Ministero dell’Interno.

Anita, si legge in una nota, “le cui imprese sono fortemente motivate nel contribuire a rendere stabile e duratura la ripresa economica, è convinta che ciò sia possibile solo attraverso un incremento della produttività, aumentando il numero delle giornate nelle quali è ammessa la circolazione dei veicoli industriali con un calendario snello e funzionale, non solo alle esigenze del sistema economico e produttivo, ma anche della collettività. Le esigenze legate ai cicli continui di produzione industriale devono poi poter trovare spazio nel nuovo calendario tra le deroghe generali: in una fase espansiva, infatti, ogni tipo di limitazione alla circolazione dei veicoli costituisce un freno alla ripresa. Inoltre, la spinta verso un settore sempre più orientato all’intermodalità, marittima e terrestre, fortemente sostenuta dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Delrio, deve coerentemente essere accompagnata da un ulteriore passo avanti anche per l’ultimo miglio”. Tra i temi affrontati dalla Commissione sicurezza c’è anche il “piano neve”.  “La sfida”, ha commentato Thomas Baumgartner, “è quella di una organizzazione tale che le autostrade siano sempre libere e praticabili e non quella della chiusura. Noi tutti paghiamo i pedaggi autostradali e riteniamo che competa ai concessionari, che introitano i pedaggi, mettere in atto le misure adeguate per la messa a disposizione di una rete che non subisca mai chiusure in eventi atmosferici i quali sono prevedibili con largo anticipo grazie ai moderni sistemi di monitoraggio”.

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