Confindustria accetti un confronto, sapremo chi mente sulla sicurezza

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, intervenendo a Torino in un incontro fra imprenditori è ritornata ad attaccare i “costi minimi” della sicurezza, tacciandoli subdolamente di “tariffe minime di legge”. Nulla di più errato e la signora Marcegaglia lo sa perfettamente. Qualora invece fosse convinta del contrario, la Fai è felice di invitarla ufficialmente a partecipare a un faccia a faccia pubblico, magari in televisione, o nella redazione di un quotidiano nazionale, per spiegare la differenza tra costi minimi e tariffe. Noi trasportatori siamo pronti ad affrontare il dibattito in ogni momento e sede. La contabilità industriale gli autotrasportatori hanno imparato da tempo a farla nelle proprie aziende e i crudi numeri dicono che i conti non tornano. Ma se qualche super esperto di Confindustria sarà in grado di dimostrare il contrario, gli autotrasportatori saranno lieti di essere smentiti: sono una categoria di gente umile quanto basta per ammettere gli errori, anche se  non possono più improvvisarsi “maghi” nel trovare scappatoie alla legge e ai principi fondamentali della sicurezza. Quella stessa sicurezza che una parte della committenza vuole mettere a rischio riducendo i costi minimi fissati dal Governo (non dagli autotrasportatori!) per assicurare che sulle strade non circolino Tir senza freni, con le pneumatici logori, guidati da qualche extracomunitario assoldato per quattro soldi e costretto a guidare per 15 ore di fila. La battaglia degli autotrasportatori per difendere i costi minimi per la sicurezza non è una battaglia per aumentare i prezzi del trasporto, come qualcuno la vuole dipingere: è una lotta per  civiltà. I dati Inail 2009 denunciano, alla voce circolazione stradale 50.745 incidenti e 308 morti, tanti quante le vittime del terremoto in Abruzzo. 308 persone morte per strada e  magari fra queste ce n’era qualcuna che non ha rispettato le norme di sicurezza perchè costretta dalla committenza a  viaggiare sotto i costi minimi di sicurezza. 308 vittime che meritano la stessa attenzione di quelle del terremoto. Pochi euro spesi secondo legge e coscienza possono salvare anche una sola vita ed evitare che si ripetano stragi da terremoto tutti gli anni sulle strade. Giova anche ricordare che, per chi crede, non dare la giusta mercede agli operai grida vendetta al cospetto di Dio.

Doriano Bendotti (segretario provinciale Fai di Bergamo)

19 risposte a “Confindustria accetti un confronto, sapremo chi mente sulla sicurezza

  1. Solo chi ha qualcosa da nascondere potrebbe sottrarsi a un faccia a faccia pubblico… Questa mi sembra un’ottima idea.

  2. Massimiliano, il pensiero che Confindustria abbia cose più importanti da fare che buttar via tempo con qualche camionista che vuole semplicemente portare a casa più soldi, non ti è neppure passato per l’anticamera del cervello, vero?

  3. Un confronto diretto, dove ognuno ha la possibilità di mostrare i propri “numeri”, sarebbe la chiave di volta dell’intero scenario. Purtroppo anche se “qualcuno” non avesse l’intenzione di sottrarsi al confronto tout court, è certo che uno scontro su un importante argomento come quello dei costi minimi per la sicurezza, risulterebbe essere un modo palese per determinare la credibilità dei soggetti in conflitto. Il settore dell’autotrasporto ha molte carte in mano per dimostrare la validità delle proprie tesi. Attenzione però ad esagerare con principi ed affermazioni che legano la sicurezza a immagini forti di terribili incidenti, si rischia di essere smentiti dal primo imbecille, italiano o estero che sia!!

  4. Bella idea. Vediamo se gli industriali hanno la gentilezza di reggere un confronto pubblico. Magari puo’ partecipare al tavolo anche il sottosegretario Giachino che sembrerebbe spesso ancora difficolta’ nel distinguere i costi minimi di sicurezza, fatti dai suoi tecnici, dalle tariffe del trasporto.

  5. I camionisti si sono già intascato un sacco di soldi, adesso tornano a battere cassa piangendo usando come “arma” la sicurezza: ma chi ci dice che questi soldi in più i signori camionisti li utilizzino davvero per controllare freni, sospensioni, semiassi e pneumatici?

  6. Confindustria sostiene che con i costi minimi vi sarebbe un incremento del costo dl trasporto di 11 miliardi di euro. Una buona notizia per il Governo e per il ministro Tremonti: abbiamo trovato 2 miliardi per finanziare le riduzioni fiscali!!!

  7. Calma Andrea, Confindustria come tutti di questi tempi avra’ pure 1000 cose da fare, ma quando si parla della sicurezza della gente che va per strada non c’e’ impegno che tenga. Non so se tu abbia figli, ma cosa diresti di vederne uno schiacciato sotto un tir perché l’autista si e’ addormentato alla guida e poi scoprire che non si fermava da 15 ore perche’ pagato poco? A quel punto forse penseresti che sarebbe più giusto che sotto il tir ci andassero i figli di qualcun altro che non ha tempo di fare confronti, vero? Siccome siamo ancora in un Paese civile, almeno mi auguro, e’ meglio che ci si confronti anche aspramente, ma che alla fine prevalga il buon senso e non la spocchieria radical chic.

  8. Io inviterei a fare il moderatore proprio il sottosegretario Giachino: sarebbe, anche per lui, un’operazione trasparenza. Affermerebbe cose ben precise di fronte ai testimoni delle due fazioni opposte, senza la possibilità poi di “correggere il tiro” in incontri o telefonate “private” con esponenti di Confindustria o di Conftrasporto…

  9. Bene l’invito, ma pensate davvero che la signora scenda dal pulpito per mischiarsi ai comuni mortali? Vicino a chi la facciamo accomodare?

  10. I camionisti rispetto ad altre categorie di lavoratori hanno già ricevuto enormi quantità di finanziamenti. Usino una parte di quelli per aumentare la sicurezza se davvero lo vogliono.

  11. Il faccia a faccia pubblico fatelo nella sede de Il Sole 24 Ore…. Il giornale economico e finanziario per eccellenza dovrebbe essere interessatissimo ad affrontare un tema che riguarda qualche milione di lavoratori, fra committenti e trasportatori…

  12. Non so perchè ma il sospetto che il sottosegretario Giachino avrebbe qualche problema a fare da moderatore di un simile faccia a faccia. Prima si è schierato apertamente con gli autotrasportatori, poi ha dato la disponibilità a Confindustria a organizzare un incontro dell’Osservatorio per ritoccare, al ribasso, i costi minimi che pure erano stati fissati dal suo Governo e mensilmente pubblicati aggiornati dal suo ministero… Qualcuno mi dica se sbaglio…

  13. Salve, vorrei rispondere a Monica. Da quello che scrivi mi fa capire che di trasporti non sai nulla. Non so se lavori in ufficio, ma ti posso assicurare che avere una penna tra le mani o stare seduta in una sedia girevole è molto diverso che avere tra le mani il volante di un camion o stare seduta sopra 6 o + ruote che girano sotto. Non so che lavoro fai, se hai uno stipendio sicuro, ma ti posso dire che non è facile vivere su un camion, e chi lo fa cerca di avere tutto efficiente, solo che con le tariffe che ci sono la scelta è difficile: soldi x manutenzione o soldi x la famiglia? Tu, se fossi moglie di un autotrasportatore cosa sceglieresti? Vorrei sapere dal signor Sandro, visto che è molto informato, quali sono gli enormi quantitativi di finanziamenti che abbiamo ricevuto. A tutti gli altri dico…. continuiamo a combattere.

  14. Per Sandro (operaio metalmeccanico) se riesci a dirmi quale sarebbe il fiume di soldi ricevuti dagli autotrasportatori avrò la possibilità di ringraziarti pubblicamente.
    Io personalmente ho acquistato 2 camion e non ho ricevuto 1 solo euro di contributo,1 sono riuscito a pagarlo, mentre a oggi mi ritrovo 1 camion ancora da pagare, sono senza lavoro perchè non ce la faccio con queste tariffe a coprire le spese e a ricavarne uno stipendio per poter mantenere la mia famiglia. Se tu sei così bravo da sapere come si fa, “accomodati”, ti vendo i miei camion e ti auguro buona fortuna. Tieni presente che ho acquistato i due camion in 15 anni.

  15. Caro Sandro, non fare il Ciputi della situazione e usa il cervello. Da camionista padroncino ti spiego che non riesco piu’ a tirare a campare e i tuoi sindacati che ti proteggono il c…. non li ho ancora sentiti sul tema della sicurezza per noi. E pensare che se venissero rispettati i costi minimi di sicurezza molte aziende di autotrasporto sarebbero incentivate ad assumere dipendenti e non a sfruttare noi padroncini. Io stesso andrei a lavorare con un posto fisso come fai tu metalmeccanico.

  16. Ahi, ahi, ahi. Operai vs.trasportatori no. Lo scopo per entrambi è lo stesso. Redistribuire il reddito cosicchè non rimanga concentrato nelle sole poche mani di chi ben sappiamo. Gli operai hanno combattuto e stanno combattendo strenuamente per fermare lo strapotere delle lobby che governano il paese. È meglio se restiamo uniti. Anche noi siamo lavoratori dipendenti, ma senza diritti.

  17. @Sandro….(operaio metalmeccanico …. magari nel settore dell’acciaio … ) FALLA FINITA PER CORTESIA. Magari sei anche iscritto ad uno dei sindacati dei lavoratori. Mi piacerebbe sapere come è organizzata per i trasporti l’azienda dove lavori….!!! L’ignoranza regna sovrana …..

  18. In tutti questi interventi la disinformazioone regna sovrana.. I media parlano di noi solo quando succede qualche incidente grave o qualche sciopero… Il problema è che io voglio chiudere come tanti e oltre a me in mezzo alla strada lascio anche i miei dipendenti…

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