Codacons: “Boicottare i benzinai dove la verde costa più di 1,8 euro al litro”

I carburanti sono troppo cari e gli italiani vogliono dire basta. Domani, venerdì 24 agosto, scatta la protesta dei consumatori. Il Codacons invita, infatti, a boicottare tutte le pompe di benzina che chiedono per un litro di verde più di 1,8 euro. L’indicazione implica che si faccia il pieno di venerdì, sabato o domenica nei distributori che praticano la promozione e sconti e per il resto della settimana “si boicottino le pompe troppo care che devono essere punite e non vendere nemmeno un litro di carburante”, spiega il Codacons.

L’associazione dei consumatori ha anche deciso di indire uno sciopero della spesa per il 19 settembre. “Non resta che organizzarsi da soli”, spiega un comunicato. “I consumatori sono fuori dell’agenda del Governo Monti che li usa solo come carne da macello per spremerli con balzelli di ogni tipo fino a scoppiare. Nessun intervento sulle bollette o sul blocco dalle tariffe pubbliche. Dopo aver tagliato i consumi alimentari oggi gli italiani sono costretti a tagliare anche i consumi di acqua, gas e luce. Niente liberalizzazione dei farmaci nei supermercati, niente eliminazione dei privilegi dei notai e delle professioni, niente concorrenza per l’Rc Auto, abortita prima di nascere, e nessun intervento di controllo sui bilanci dei petrolieri e dei benzinai per verificare quanto hanno pagato realmente la benzina che ora vendono a 2 euro al litro. Così la sanità: anziché eliminare il regalo da 120 milioni di euro all’anno alle case farmaceutiche che producono e impongono vaccini inutili e pericolosi il ministro della Salute Balduzzi taglia i posti letto agli ospedali di paese. Ogni famiglia spenderà a fine anno tra maggiori tasse e aumento del costo della vita 3.500 euro in più rispetto all’anno scorso, a fronte di un crollo dei consumi che, in un libero mercato, dovrebbe invece portare ad una inflazione negativa”.
Per questo, il Codacons, ha deciso di promuovere per il 19 settembre uno sciopero della spesa “che si spera trovi tutte le associazioni dei consumatori concordi e anche quelle degli agricoltori, dei commercianti stessi che il 19 settembre sono invitati ad abbassare le saracinesche contro le tasse insostenibili e le banche che non fanno credito”.

7 risposte a “Codacons: “Boicottare i benzinai dove la verde costa più di 1,8 euro al litro”

  1. Il problema è che qualcuno sta vendendo gasolio allungato molto di biocarburante che intasa i filtri gasolio, in Ford tantissime auto di nuova generazione si fermano intasate dalle alghe, risultato che si paga il filtro nuovo, l’additivo per il gasolio e la manodopera…

  2. I gestori non hanno nessuna colpa se i prezzi alla pompa della verde in questi giorni ha superato 1,90 euro/litro, le compagnie petrolifere impongono il prezzo minimo di vendita e il gestore con un margine lordo di 6 centesimi al litro non può far miracoli!!!!

  3. La colpa non sarà tantissimo dei gestori, ma anche loro fanno la loro parte con manomissioni sulle pompe e altre furbate.
    Vorrei vedere però quando le compagnie e lo Stato stesso non si vedono più arrivare migliaia e migliaia di euro al giorno perchè i consumatori mettono molto meno benzina/disel che sia o addirittura non la mettono per giorni, voglio vedere dopo che fanno quei “signori”…

  4. Mirabella Imbaccari (CT): Benzina 1,901 e Gasolio 1,801, nel raggio di pochi chilometri quasi tutti sono allineati con 1,55 gasolio e 1,65 benzina.

  5. Tamoil a Parantoro di Montalto Uffugo(87046)la benzina è a 1,90 e il gasolio a 1,80, quando nel giro di pochi km la benzina è a 1,65 e il gasolio a 1,40.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *