Cartelli stradali bilingue, alt del Ministero: possono confondere gli automobilisti

I segnali bilingue sulla A34 tra Villesse e Gorizia potrebbero essere fuorilegge. Così afferma Autovie Venete che ha scelto di apporre la segnaletica solo in lingua italiana citando l’articolo 289 del 30 aprile 1992, in cui viene sancito che, per quanto riguarda la segnaletica autostradale, i cartelli bilingue sono vietati.  Anche secondo il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, le scritte in sloveno più che aiutare potrebbero confondere gli automobilisti, rendendo i cartelli poco leggibili e troppo carichi di informazioni. 

Il Ministero fa sapere che la politica stradale è quella di omogeneizzare l’intera rete autostradale nazionale. Per difendere quest’ultima affermazione viene preso come esempio il Trentino Alto Adige, dove, stando alla lettera sottoscritta da Autovie Venete e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non ci sarebbero segnali bilingue in autostrada.

Una risposta a “Cartelli stradali bilingue, alt del Ministero: possono confondere gli automobilisti

  1. mmm allora siamo tutti nei guai: di cartelli bilingue in autostrada ne ho visti in Piemonte, in Valle d’Aosta, in Alto Adige… addirittura in certi pannelli a messaggio variabile che fanno CODA! STAU! eccetera… Poi ci sono quelli in uscita dalla tangenziale di Milano con scritto “no tourists” dove si paga con le carte di credito (questi si me li devono spiegare) ma oggettivamente qualcosa di più intelligente da fare… non si trova???
    In tutti i paesi normali i cartelli vicino ai confini sono bilingui, spesso trilingui (ci aggiungono la lingua non nativa più parlata)…
    Tant’è che in Italia il cartello che indica l’autostrada a pedaggio è scritto in 4 (Quattro) lingue….
    http://media.motoblog.it/5/528/pedaggi_autostrada.jpg Cartello standard pedaggio…
    In Trentino Alto Adige (se non li han rimossi tutti nell’ultimo mese) i cartelli sono TUTTI bilingui ORA/AUER BOLZANO/BOZEN eccetera…

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