Carlo Sangalli: “L’inquinamento
non si combatte con rimedi isolati”

Basta con gli interventi spot, quello che serve davvero per ripulire l’aria delle grandi città è una task force scientifica in grado di fornire cifre e chiarire dubbi, per poi scandire con una regia politica i tempi di un vero e proprio piano per l’aria pulita”. Ad affermarlo, in un’intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera, è il presidente di Confcommercio Milano, Carlo Sangalli, secondo il quale “l’inquinamento si combatte in molti modi ma partendo da un’analisi del fenomeno”. Non dunque solo l’Ecopass (ne altri interventi spot), ma “la più larga condivisione possibile di alcune iniziative da analizzare subito, approfittando di questo periodo in cui lo smog è sotto le soglie di allarme, senza attendere il picco in autunno e in inverno”. Carlo Sangalli, riprendendo recenti studi di esperti come il professor Antonio Ballarin Denti, docente di fisica ambientale all’Università Cattolica di Milano, ha anche invitato tutti a non concentrarsi soltanto sul problema delle emissioni dei gas di scarico dei veicoli o delle caldaie ma anche ad analizzare altre realtà che possono contribuire a determinare l’inquinamento. Il presidente di Confcommercio Milano, infine, dopo aver confermato la disponibilità della Camera di Commercio e Confcommercio a “sostenere la fase di studio e analisi delle superfici, nella certezza dell’interesse e del coinvolgimento anche di altre istituzioni”, ha sottolineato “l’importanza di realizzare le infrastrutture, come le metropolitane, indispensabili per diminuire il traffico”.

4 risposte a “Carlo Sangalli: “L’inquinamento
non si combatte con rimedi isolati”

  1. Era ora che anche il Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia si esprimesse sul tema dei divieti cittadini introdotti per tutelare l’ambiente. Noi trasportatori che siamo associati siamo stanchi di essere trattati come inquinatori. Ha ragione Sangalli il problema non può risolversi solo con i divieti ma ciò che necessita è una politica di sistema. Solo che Sangalli dovrebbe parlare anche dei problemi di noi trasportatori non solo dei commercianti.

  2. Ma Sangalli parla anche per noi che assicuriamo i rifornimenti nelle città e che abbiamo tanti problemi o solo dei negozianti. Se no è inutile che la Fai rimanga con chi non ci vuole rappresentare. Andiamocene.

  3. Il problema tocca tutti: cittadini, negozianti, trasportatori, trasporto di persone e merci. Occorre un piano della mobilità ma ci vuole gente che conosce la materia non dei funzionari che non sanno nulla. La Confcommercio che ora rappresenta anche i trasportatori deve prendere iniziative.

  4. È tempo che noi della Fai chiediamo di affrontare la questione della mobilità urbana per risolvere uno dei grandi problemi dei cittadini sia per l’inquinamento sia per una maggior sicurezza. Ora che anche il presidente Sangalli ha preso posizione vada avanti insieme alla Conftrasporto in una intelligente iniziativa a vantaggio dell’ambiente.

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