Auto storiche, 340 modelli nell’elenco dell’Aci: ci sono anche Duna e Arna

Sono 340 i modelli con almeno 20 anni di anzianità che secondo l’Aci sono da considerarsi auto storiche con tutti i benefici previsti dalla legge, compresa l’esenzione della tassa di possesso. Nel registro, spiega l’Aci, “rientrano solo le macchine che testimoniano lo sviluppo automobilistico nel corso degli anni, in termini di tecnologia, design, eleganza e prestazioni sportive”. Macchine che possono fregiarsi del titolo di “auto d’epoca”. La lista comprende per esempio l’Alfetta, la Nuova Giulietta, l’Alfasud di Alfa Romeo, ma anche l’Arna, non troppo amata dagli alfisti e la Duna, uno dei modelli Fiat che ha riscosso meno successo. 

Come spiega l’Aci, la lista dei modelli storici (clicca qui per conoscere tutti i modelli), è già stata consegnata all’Ania per fornire alle compagnie assicurazione, ai fini della circolazione, uno strumento utile a muoversi con uniformità, chiarezza ed efficacia nel settore dell’automobilismo d’epoca. “Ai fini della conservazione, invece, sarà poi opportuno individuare i modelli ultraventennali che possano godere dell’esenzione dalla tassa di possesso, anche in attesa di acquisire valore storico”, si legge in una nota dell’Aci. “L’elenco stilato dalla Commissione Registro Storico dell’Aci prevede al momento 340 modelli con almeno 20 anni di anzianità, ai quali vanno poi aggiunti tutti i veicoli con più di 40 anni di età. A queste vetture le assicurazioni continueranno a riconoscere ogni beneficio, indipendentemente dall’adesione a un club. Per Aci è infatti assurdo che lo Stato abbia finora delegato a un organismo privato compiti di defiscalizzazione sui veicoli senza fissare alcuna tariffa per l’erogazione del servizio a tutela degli utenti, obbligando peraltro gli automobilisti a tesserarsi a un’associazione per vedere riconosciuti i propri diritti. Aci Storico non è e non vuole essere lo strumento senza il quale non si può accedere alle facilitazioni di legge, bensì lo spazio dove i possessori di auto d’epoca possono condividere la propria passione, mettere in sinergia le singole conoscenze e valorizzare le proprie competenze, divertendosi insieme”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *