Assogomma: “Contro lo smog
gonfiate gli pneumatici”

Lo smog non dà tregua e per contrastarlo sono in arrivo nuovi blocchi del traffico. Milano e Torino hanno già annunciato lo stop per domenica 28 febbraio. Misura che, sulla scia della proposta lanciata dai sindaci delle due città, potrebbe essere estesa a tutto il Nord. Ma proprio contro lo smog arriva un’altra proposta. È quella di Assogomma che, per ridurre le polveri sottili, lancia un’idea semplice da mettere in pratica: gonfiare le gomme delle auto.
Proprio ai sindaci si è infatti rivolto con una curiosa lettera il direttore di Assogomma (Federazione Gomma Plastica), Fabio Bertolotti. Bertolotti spiega come vi sia un metodo semplicissimo per ridurre le polveri sottili: gonfiare le gomme delle auto. “Illustrissimo sindaco”, scrive il direttore del gruppo Produttori Pneumatici, “in questi giorni di emergenza smog crediamo sia doveroso il contributo di idee e di possibili soluzioni da parte di tutti i cittadini lombardi. Chi rappresenta una importante categoria, come quella degli pneumatici, è consapevole di poter fornire un aiuto alla riduzione del problema attraverso semplici, immediati e non onerosi interventi”.
“È ben noto che oltre il 52 per cento degli automobilisti italiani, lombardi compresi”, aggiunge, “non gonfia le gomme. Questa operazione, apparentemente banale, ha significativi riflessi sul consumo di carburanti, di qualsiasi tipo essi siano, e quindi sulla conseguente maggiore e inutile emissione di CO2 e polveri sottili. Infatti, uno pneumatico sgonfio, a prescindere dalla sua marca, tipo e/o qualità, può aumentare il consumo di carburante fino a un 15 per cento in più”.
“Inoltre uno pneumatico sgonfio”, commenta Bertolotti, “si consuma più precocemente e può influire sulla sicurezza stradale (il veicolo può assumere comportamenti dinamici tali da favorire la perdita di controllo del mezzo e/o può causare anche lo scoppio della gomma per un anomalo surriscaldamento). La presente ha unicamente lo scopo di portare la questione alla sua conoscenza e di sollecitare un’attività pubblica nei confronti degli automobilisti lombardi volta a contribuire alla riduzione di emissioni dannose attraverso un comportamento più virtuoso e a costo zero. A sua disposizione per ogni ulteriore approfondimento sul tema”.

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