Camionisti schiavi moderni, sfruttati e ricattati senza che lo Stato faccia nulla

Camionisti, ovvero schiavi moderni costretti a trasformarsi in potenziali assassini e suicidi pur di avere uno stipendio, ricattati da moltissimi datori di lavoro che li obbligano a turni di lavoro massacrati sulle strade senza potersi ribellare, pena la perdita del lavoro.  E tutto questo con la “complicità” di uno Stato che non sa o, peggio ancora, non vuole organizzare quei controlli sulle strade che permetterebbero di scoprire i “mandanti” , di garantire sicurezza sulle strade, di tutelare le imprese oneste e smascherare la concorrenza sleale o, meglio, fuorilegge. Tutto questo, e altro ancora, è raccontato da una vittima di questa incredibile realtà che ogni giorno va in scena sotto gli occhi di tutti (tranne di chi, alla guida del Paese, non vuole vedere): un camionista che ha affidato il suo disperato grido d’allarme alla redazione di stradafacendo. Ecco il suo racconto.Salve a tutti. Sono un autista “legalmente ricattato” e costretto a commettere tutti i possibili illeciti del Codice della strada con la paura costante di essere fermato (a volte prego di essere fermato ma di pattuglie neanche l’ombra!!!!) e di dover pagare di persona i ricatti legali autorizzati in sordina dallo Stato italiano! Sono giunto alla conclusione che l’unica cosa che mi rimane da fare è subire in silenzio sperando che qualcosa cambi (ma credo proprio che non cambierà nulla). Sono disoccupato da 36 mesi (la causa principale del mio licenziamento e essermi ribellato al datore di lavoro per tempi e orari di guida e impegno giornaliero ), sono stato licenziato in barba a tutti i diritti dell’articolo 18 con il benestare della Cisl (sindacato dei padroni), il mio terrore ora è: se toccano l’articolo 18 immaginate i ricattati del volante che fine fanno?Domani vado dal commercialista del mio nuovo datore di lavoro a svolgere attività di autista con licenza di uccidersi e di uccidere. Sono costretto a farlo perché ho il mutuo da pagare e non so come fare altrimenti. Ho fatto qualche viaggio insieme a uno degli autisti che già lavorano presso questa ditta (non posso fare nomi altrimenti non lavoro, normale routine in Italia). Il viaggio effettuato consiste: partenza regione Marche ore 22,00 del 14/09/14 per regione Lombardia (provincia di Brescia) arrivo area servizio la Pioppa A 14 ore 0,30 del 15/09/14 e ripartenza ore 05,30 e arrivo zona scarico ore 08,00 ripartenza zona Brescia e ricarico zona Verona ore 12,30 per destinazione Roma Fiumicino, partenza zona Verona e arrivo a Settebagni ore 22,00 del 15/09/14, partenza area Settebagni ore 05,55 del 16/09/14 e arrivo Fiumicino ore 07,00 fine scarico e ripartenza ore 08,45 per destinazione ditta propria e arrivo ore 14,30. La sera del 16/09/14 si riparte nuovamente per destinazione Bolzano. Stesso giro con arrivo previsto il 18/09/14 e ripartenza nuovamente la sera. Questa è la mansione svolta normalmente e richiesta dal datore di lavoro, che il giorno in cui sono andato a fare il colloquio di lavoro, la prima cosa che mi ha detto è stata: “non crearmi problemi con le ore di guida e impegno giornaliero altrimenti ritorna da dove sei venuto, prendere o lasciare! Se provi a ribellarti non lavori piu’! Aiuto! Fate qualcosa non si può andare avanti così, aiuto! Sapete l’autista con cui sono salito insieme quanti chilometri e ore di guida e impegno ha fatto nell’arco delle 24 ore? Risposta: 15 ore di guida, 4 di impegno e solo 5 ore di riposo e un totale di 1.350 km percorsi in 24 ore! Purtroppo io devo piegarmi a questa regola legalmente imposta con il benestare dello Stato volontariamente assente per ragioni economiche e politiche. Ebbene si sono uno schiavo moderno con licenza di uccidersi e uccidere. L’unica cosa che mi rimane è pregare nostro signore che mi aiuti e che mi sostenga fino a quando andro’ in pensione e appendero’ la maledetta patente al muro. Un saluto a tutti i colleghi del volante e che il dio c’e la mandi buona!

16 risposte a “Camionisti schiavi moderni, sfruttati e ricattati senza che lo Stato faccia nulla

  1. Leggo un sacco di imprecisioni nel racconto di questo “sfortunato” autista, primo dice di partire alle 22 quando per tutto settembre si può partire soltanto alle 23, ma vabbè, poi 5 ore complessive per arrivare a brescia, e dalle 8 che riparte da zona brescia a verona (60km e 1 ora di strada) quindi potrebbe essere arrivato h 9 a verona in zona carico. carico h 12.30 quindi 3 ore buone di pausa breve, riparte ore 12.30 direzione roma, con solo 3 ore di guida, ed una pausa obbligatoria di almeno 7 ore prima di ripartire. invece il signore arriva a settebagni h 22 contravvenendo a tali obblighi, per poi ripartire direzione fiumicino h 5.55. se si fosse fermato per ultimare la pausa, l’orario di arrivo sarebbe stato comunque per le h 7. poi poteva rientrare x la sua azienda ed arrivare h 14,ma poi perchè sarebbe dovuto partire la sera stessa se l’appuntamento di arrivo a bolzano era per il 18/9? qualcosa non torna. un ultimo quesito, se questo viaggio della morte l’ha fatto con un suo collega, perchè non si sono cambiati i turni al volante come la legge prevedere in modo da non incorrere a sanzioni? perchè lo sfortunato camionista non ha rispettato le pause arrivando comunque puntuale allo scarico? il motivo è che c’è un sacco di ignoranza in materia di ore di guida, e fantomatici professionisti del volante, in realtà si confermano principianti non conoscendo neanche come operare al volante. invece di additare sempre i titolari come schiavisti ecc, impariamo a guidare come le norme richiedono cercando di ottimizzare tempi e soste, e contemporaneamente facciamo guerra a quelle aziende che intimano di trasgredire e non operano nella regolarità.

  2. Sentite, lo sappiamo tutti che succede, lo stiamo raccontando ai quattro venti da mesi, ma con quali risultati? Zero. Al signor Lupi al signor Renzi non gliene può fregar di meno e l’hanno dimostrato. Il primo si occupa di tutto tranne che di trasporti, il secondo pensa a operazioni da circo Barnum (al confronto Berlusconi era un apprendista stregone) tipo dare una mancetta di 80 euro a chi è costretto ormai a frugare nell’immondizia. E di fronte a tutto questo dovremmo capire se è meglio “trattare” e “dialogare” piuttosto che spegnere i motori e riaccenderli solo se e quando questo governo sarà stato mandato a casa?

  3. Il signor Enrico Guerra “legge un sacco di imprecisioni nel racconto di questo “sfortunato” autista, primo dice di partire alle 22 quando per tutto settembre si può partire soltanto alle 23…Già perché è ovvio che un datore di lavoro che ti fa guidare per 14 ore si preoccupi di farti partire alle 23.01 perché così dice la legge! Il signor Guerra fa l’autotrasportatore in Italia? (in questo caso tolga le fette di salame dagli occhi e comincerà a capire anche un sacco di “imprecisioni”….

  4. Sono d’accordo con il signor Guerra, l’ignoranza in materia è davvero tanta. Se lo “schiavo” ha fatto quel viaggio in due, poteva farlo nel rispetto delle regole di guida. Mi prendo invece la libertà di suggerire alla polizia di controllare tutti i veicoli (specie quelli che fanno l’internazionale) con a bordo un solo autista: è praticamente impossibile che rispettino gli orari di guida, non esiste con i prezzi che corrono che un veicolo, magari nuovo, stia fermo più di 12 ore al giorno solo perché l’autista deve riposarci sopra. Senza contare che i tempi di consegna dei camion in Europa sono standardizzati e lo standard non prevede certo le soste prologate a cui si deve sottostare un solo autista. Diciamo che con due la cosa potrebbe anche stare in piedi ma in uno solo è impossibile. Anzi suggerisco anche come smascherare quelli che hanno “il trucco” (praticamente la maggioranza) staccate la spina dell’impulsore sul cambio e se sul tachigarfo non appare l’errore ci siamo. Saluti a tutti.

  5. Purtroppo lo stato in Italia è presente solo per tassare, sequestrare, distruggere. Sembra di essere nel medioevo solo che allora il signorotto si accontentava delle DECIME oggi siamo alle cinquantesime perché i signorotti (della politica) si sono moltiplicati. Camionisti? chi sono i camionisti? Mi mantengono la seggiola? No, e allora cosa vogliono, dai, non disturbiamo!

  6. Ma voi avete idea di cosa è successo negli ultimi anni? Io avevo un contratto di trasporto dal 2002, non mi è mai stato adeguato all’aumento del gasolio, avete idea chi ha fatto da ammortizzatore all’aumento da 0,80 al litro a 1,60? noi autotrasportatori, e da dove li prendiamo? dalle buste paga degli autisti, non facciamo più le manutenzioni adeguate, non compriamo più camion, viaggiamo con rottami sulle strade, i pneumatici li cambiamo quando escono i ferri dalle ruote, facciamo correre i nostri autisti come dei piloti di formula 1, più km fanno più si guadagna, ed alla fine cosa rimane? Niente di niente, ho perfino rateizzato i bolli, oltre l’iva, le tasse, ci copriamo di debiti fino alla morte. Quindi di chi è la colpa? Di tutta la filiera del trasporto a partire dalle fabbriche che si servono di grandi gruppi che sub appaltano e poi sub appaltano e poi arriviamo noi, e gli autisti che sono quelli che lo fanno veramente il lavoro gli altri sono dei parassiti che si arricchiscono alle spalle degli autisti…. ero un autista sono arrivato a costruire un azienda di autotrasporti ed ora torno a fare l’autista …se trovo lavoro… sono stato sconfitto dal sistema….

  7. Ho svolto questa professione per molto tempo e per molte ditte, nell’ambito della mia regione, finchè un sabato mattina mi sono addormentato alla guida. Per grazia ricevuta ho distrutto solo cose e il camion. Ovviamente sono stato licenziato in tronco, le forze dell’ordine mi hanno fatto tutti i test possibili e immaginabili su alcool e droga, ma a nessuno è venuto in mente perchè ci fossi io alla guida del mezzo di quella ditta, visto che lavoravo in nero.
    Guidavo circa 14-16 ore al giorno, dalle 3 di notte in poi, fino alla fine delle consegne
    Inoltre all’arrivo, dovevo scaricare, caricare e preparare il camion per l’indomani… dormivo meno di 3 ore al giorno… dopo 16 mesi di questa vita e innumerevoli casi di sonnolenza al volante, quel sabato mattina ho chiuso per sempre con questa professione.
    Per fortuna senza morti sulla coscienza!

  8. Sig. Guerra, a proposito di imprecisioni, nessuno le ha mai detto che il riposo RIDOTTO sono 9 ore. In caso di riposo spezzato sono 3+9. Naturalmente nelle 3 h devi fare riposo e non caricare o scaricare il camion. Inoltre c’è un’altra cosa che si chiama impegno che va braccetto con le ore di guida, questo nel suo calcolo dove lo ha lasciato? E se l’autista è partito alle 22 alle ore 13 del gg.successivo finisce l’impiego massimo e non va più da nessuna parte.
    Quanto all’ignoranza sulla normativa, la ripassi perché deve avere perso qualche aggiornamento.

  9. Caro Enrico, purtroppo in Italia le leggi non sono fatte per essere rispettate, ma per creare confusione e quindi guadagni: partenza alle 22.00?! Finta CMR, parto alle 20.00 e risolto. Se mi fermano, sono a posto. Se non mi fermano, la butto. Ci sono andati avanti anni così…queste cose succedono solo in Italia perchè le vogliono fare succedere, fa comodo a troppi. E’ inutile dare la colpa agli autisti. Vuoi risolvere il problema delle ore?! Fai come in tutta Europa tranne che in Italia: invece di inseguire ogni singolo mezzo in strada, le aziende portano all’ispettorato del lavoro (o altro organo) periodicamente i file delle schede, le bolle e altri documenti da controllare. Hai un margine di errore, dopo di che chiudi e basta. Non come qui, che chiudono il settore trasporti e tramite la logistica vendono i viaggi a vettori dell’est. O peggio, fanno fare patenti romene ad autisti italiani per non avere punti o altri problemi. Invece, i controlli in strada li concentri sui mezzi esteri, dato che un controllo in Friuli recente ha trovato un mezzo su due fuori regola (anzi, mi scusi, visto che è pignolo 29 mezzi su 60!). Ma qui non si vogliono risolvere i problemi, basta ricordare la Marcegaglia che hai tempi della sua presidenza in Confindustria era contro i costi minimi del trasporto. Sai, trovo uno che mi porta il ferro a 60 centesimi perchè devo pagarlo di più?! Si, poi magari non paga l’autista, non fa manutenzione e non paga tasse ma fa niente…In breve, se volessero risolvere i problemi ci sono le soluzioni, drastiche rapide ed efficaci. Ma ripeto, non hanno interesse.

  10. E i sindacati? Dove sono? Non vedono? Non sentono? Non parlano? Avete presente quella fotografia che sta girando in internet con i capi di Cgil, Cis e uil e con la scritta: questi cosa ci stanno a fare? Mai didascalia fu più giusta?

  11. Oltre a tutte le incongruenze già raccontate dal Sig. Enrico Guerra ce n’è un altra: 1350 km in 15 ore (24 ore di cui 4 impegno e 5 riposo = 9 ore di fermo camion ) cioè 90 km di media oraria impossibile da tenere anche in caso di autostrada vuota e limitatore disinstallato.
    A me sembra tanto che questo articolo sia stato scritto o inviato solo per provocare e creare nell’ opinione pubblica l’ ennesiama idea di datori di lavoro schiavisti contrapposti a dipendenti stacanovisti ricattati e sfruttati con il solito mutuo da pagare con moglie e figli da sfamare.

  12. Siamo tutti bravi a parlare, ma le regole le detta il padrone ovverosia il datore di lavoro poi quando ci becca la polizia siamo noi autisti che paghiamo le multe. Io grazie a questo schifoso mestiere e le leggi italiane mi trovo la revisione di patente e mi trovo senza lavoro e senza soldi per recuperare i punti. Se non trasgredisci le regole non lavori, purtroppo è la verità, faccio questo da oltre 30 anni e ho la nausea dei padroni e dei camion, oggi mi trovo a 50 anni come un fallito e tutte le aziende dove io vado in cerca di lavoro, mi chiedono che non possono rispettare le ore di guida se no falliscono. Allora mi chiedo e chiudo, come possiamo andare avanti se le leggi italiane fanno schifo? Io vorrei vedere se un autista trasgredisce le ore di guida se la polizia facesse un verbale all’azienda più il blocco del conto terzo, e la; che vorrei vedere se noi autisti ci facessero rispettare le ore e l’impegno di guida PS chiedo scusa degli errori ma io sono un ignorante autista.

  13. Da quando ho perso il lavoro il 16 gennaio 2012, ho fatto di tutto per poter avere un posto di lavoro decente. Il primo non mi ha pagato x 2 mesi e mezzo e mi aveva fatto un contratto di lavoro falso, (scoperto casualmente quando sono andato a iscrivermi nuovamente all’ufficio di collocamento, praticamente ero ancora iscritto come disoccupato); il secondo dopo un mese che ero li sentivo altri autisti che ormai erano stufi, era da 3 mesi che non venivano pagati, e non avevano neppure preso la tredicesima e parlo di maggio di quest’anno, dopo di che non ho più avuto fiducia in nessuno. Ho fatto diversi colloqui, ma niente di che. Morale della favola a 42 anni posso buttare via patenti e adr e io con loro, ormai e finita.

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