Il futuro dell’autotrasporto passa da Parma con l’assemblea nazionale della Fai

Tre giorni per analizzare quanto ha realmente fatto la politica per il mondo dell’autotrasporto e quanto potrà realisticamente fare: per capire quale futuro vedono gli addetti ai lavori, ma anche che rapporto hanno le imprese di autotrasporto e i loro dipendenti con le associazioni di categoria che li rappresentano. E, ancora, tre giorni per decidere chi sarà, nei prossimi anni, a guidare gli associati Fai, con l’elezione del nuovo consiglio nazionale. Tutto questo rappresenta la  21ª assemblea congressuale della Fai, la Federazione italiana autotrasportatori, in programma da venerdì 13 a domenica 15 giugno al Grand’Hotel de la Ville di Parma. Un appuntamento caratterizzato da una scelta di fondo: tracciare il bilancio della situazione dell’autotrasporto guardandolo dall’interno, mettendo al centro del dibattito  proprio il lavoro, come lo vivono quotidianamente gli autotrasportatori.

I lavori inizieranno venerdì alle 15, con la riunione dei segretari territoriali della Federazione autotrasportatori italiani. Sabato è in programma una giornata intensa con due seminari di studio, le elezioni e le modifiche statutarie, mentre domenica dalle 10 alle 13 ci sarà un’assemblea pubblica aperta dal presidente nazionale della Fai Paolo Uggè. Il segretario generale Pasquale Russo entrerà nel merito di tematiche fondamentali per il settore dell’autotrasporto, come la lotta all’abusivismo e all’illegalità. Sul tavolo anche il piano generale della logistica, strumento importante per rilanciare un settore che, secondo i dati, contribuisce al 14 per cento del Pil del Paese. Ma a Parma la Fai vuole anche guardarsi allo specchio e pensare a “quali iniziative sostenere sia per la politica dei trasporti sia dal punto di vista organizzativo interno; quali rapporti sviluppare con tutte le federazioni che operano nel mondo della rappresentanza sindacale; quali le modalità per rafforzare il peso del settore che sarà chiamato ad affrontare i cambiamenti del futuro. Quesiti intorno ai quali si svilupperà il dibattito”, ha spiegato il presidente Paolo Uggè. “La nostra iniziativa assembleare, questa volta, vuole dare spazio alle questioni legate alle ragioni della nostra stessa esistenza. Per questo, come annunciato, abbiamo preferito puntare sul coinvolgimento dei rappresentanti del mondo associativo più che a presenze esterne. Dopo la grande celebrazione dei nostri cinquant’anni di attività di Montecatini dell’anno scorso avevamo convenuto sulla necessità di riflettere su noi stessi anziché coinvolgere, anche se in un’assemblea pubblica, il livello politico. Avremo delle presenze, dunque, in linea con quella che è stata una  scelta diversa dalle altre occasioni assembleari. Per questo affronteremo anche questioni connesse a modifiche delle regole statutarie che in modo ancor più forte rendano la nostra casa trasparente”. Un  fine settimana da “capitale dell’autotrasporto” per Parma che celebra così anche il  rafforzamento della collaborazione con Confcommercio, confermata anche dalla decisione di condividere la sede provinciale. “È con grande onore”, ha detto il presidente di Fai Parma, Leonardo Lanzi, “che ospitiamo un evento così importante per il settore. Un avvenimento unico nel suo genere che indubbiamente rende merito  anche al lavoro che abbiamo cominciato a svolgere sul territorio provinciale. Un ricco programma ed esponenti illustri del nostro mondo per un evento che potrà essere vissuto a pieno non sono dai nostri associati ma anche dalla cittadinanza interessata”.

2 risposte a “Il futuro dell’autotrasporto passa da Parma con l’assemblea nazionale della Fai

  1. “Un evento importante” così importante che dopo più di una settimana non è ancora stato pubblicato (o me lo sono perso) un resoconto su quanto emerso nell’assemblea (chi sono gli eletti, quale è la linea/scelte per il futuro , quale è la linea sui costi minimi, quali sono le prossime mosse ecc.).

  2. Per Roberto B: la proclamazione del presidente e del consiglio nazionale di Fai avverrà il 27 giugno nella sede di via Bacchiglione a Milano, dopodiché verrà comunicata (anche agli organi d’informazione) la notizia.

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