Le neve blocca il Veneto: strade chiuse in montagna, Cortina senza luce da 24 ore

Tantissima neve, alberi caduti sulle strade e viabilità in tilt. La situazione nelle montagne del Veneto, soprattutto nella provincia di Belluno, è particolarmente critica. Manca la corrente elettrica in diverse zone, compresa Cortina d’Ampezzo, e sono tante le strade non percorribili. L’emergenza riguarda in particolare le statali 51, 51 bis e 52. Come spiega l’Anas in un comunicato, dalle 12 del 26 dicembre è “interdetta la circolazione verso Nord lungo tutte le direttrici, al fine di limitare il coinvolgimento del traffico turistico e facilitare il servizio di ripristino della viabilità che, alle ore 22,00, contava più di 100 alberature d’alto fusto da rimuovere dalla sede stradale di competenza Anas”. L’Anas è al lavoro dal 26 dicembre con 22 mezzi speciali per sgombero neve. Gli interventi, in accordo con la Prefettura di Belluno, “sono stati principalmente dedicati a mantenere la transitabilità della SS51 sino al km 102 (località Fiames di Cortina d’Ampezzo), dell’intero tronco della SS51 bis tra il km 0 (Bivio di Tai) e il km 12 (innesto con la SS 52) e della SS52 tra i comuni di Lorenzago di Cadore (km 72) e Santo Stefano di Cadore (km 87), gravati da intenso traffico turistico”, si legge in una nota. 

Attualmente restano chiusi i “passi dolomitici di Cimabanche (alt. 1.529 metri, confine con Alto Adige, km 118 della SS51), Monte Croce Comelico (alt. 1.636 metri, confine con Alto Adige, km 110 della SS52) e Mauria (alt. 1.298 metri, confine con Friuli-Venezia Giulia, km 64 della SS52). La strada statale 51 “di Alemagna” è transitabile con gomme termiche fino a San Vito di Cadore (km 88) e con  catene montate sino a Fiames di Cortina d’Ampezzo (km 102), mentre la circolazione è interdetta dal km 102 al Passo di Cimabanche. Sono in corso le operazioni di rimozione di alberature, di tralicci e di ripristino della viabilità, e si prevede di ridare la piena transitabilità sino al Passo entro le ore 12, compatibilmente con la verifica del rischio valanghe”, spiega sempre l’Anas. “Sulla strada statale 51 bis “di Alemagna” è possibile la circolazione con gomme da neve sull’intera tratta. Infine, la strada statale 52 “Carnica” è percorribile con gomme termiche tra le località “Pineta” di Lorenzago di Cadore (km 68) e Santo Stefano di Cadore (km 87), con catene montate sino a Padola (km 102). La circolazione è interdetta, invece, tra il km 102 e il km 110 (Passo Monte Croce), e tra il km 68 e il km 64 (Passo Mauria). Sono in corso le operazioni di rimozione di alberature, di tralicci dell’alta tensione e di sgombero del piano viabile; si prevede di ridare la piena transitabilità ai passi di Monte Croce e Mauria entro il pomeriggio odierno compatibilmente con la verifica del rischio valanghe”. Come spiega Il Corriere delle Alpi, “Veneto Strade ha riaperto alcuni tratti chiusi lungo la 48 delle Dolomiti, il tratto tra Arabba e Campolongo, il tratto tra Fornesighe e Cibiana, tra Caprile e Cernadoi. In molti casi si viaggia a senso alternato. Restano chiuse molte strade e tutti i passi principali, in alcuni casi possono passare solo i mezzi di soccorso. Servono le catene montate e il consiglio è a non mettersi in strada a meno che non ci siano motivi molto seri”. Intanto, Cortina è ancora al buio in buona parte del paese, “così come la valle del Boite, il Cadore e il Comelico, l’Alto Agordino e lo Zoldano. La luce sta tornando qua e là a macchia di leopardo a seconda dell’attivazione dei gruppi elettrogeni dell’Enel, una trentina sono stati portati in vari paesi della zona, soprattutto per alimentare luoghi pubblici”, spiega sempre Il Corriere delle Alpi.

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