Mercato dell’auto, record negativo per l’Europa: solo 829mila immatricolazioni

Sono pochi i Paesi che sorridono. La Gran Bretagna, per esempio, ma anche Belgio, Grecia e Portogallo. Gli altri sono costretti a leccarsi le ferite riportate in una caduta che sembra essere senza fine. A febbraio il mercato dell’auto in Europa ha fatto segnare un altro record negativo. Le immatricolazioni nei 27 Paesi Ue più quelli Efta sono state solamente 829.359, il 10,2 per cento in meno rispetto a un anno fa. È il livello più basso mai raggiunto. Come ricorda l’Acea, l’associazione dei costruttori di auto presenti in Europa che ha diffuso i dati, il trend negativo in Europa va avanti ininterrottamente dall’ottobre 2011. Nei primi due mesi del 2013 nell’Ue a 27 più i Paesi Efta sono state vendute 1.748.071 vetture, il 9,3 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. Nella sola Europa occidentale (Ue a 15 più i Paesi Efta) il calo del mercato a febbraio è stato del 10,3 per cento a 774.415 unità e nell’Europa a 27 del 10,5 per cento a 795.482 unità. Riguardo ai singoli mercati, nella “top five” solo la Gran Bretagna chiude a febbraio con un segno positivo (+7,9 per cento a 66.749 unità). Tutte giù le vendite negli altri quattro principali mercati dell’auto, a cominciare dalla Germania che segna a febbraio un calo del 10,5 per cento a 200.683 unità. A due cifre anche la flessione di Francia (-12,1 per cento a 143.255) e Italia (-17,4 per cento a 108.419), mentre la Spagna si ferma a un -9,8 per cento (a 58.373 unità). Pochi i segni più anche tra gli altri mercati europei. Tra le eccezioni, Belgio (+3,9 per cento), Grecia (+7,6 per cento) e Portogallo (+8,6 per cento). Tra i molti mercati in flessione, spiccano l’Olanda (-26,8 per cento), la Repubblica Ceca (-22 per cento), la Finlandia (-25,8 per cento) e Cipro (-45,5 per cento).

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