Ticket bus troppo cari, milioni di turisti resteranno a piedi nelle città d’arte?

“Il problema dei costi di ingresso degli autobus nelle città d’arte, conosciuto come ticket bus, sta danneggiando in modo irreparabile il settore del noleggio autobus, senza che nessun mostri il benché minimo segno di interesse per un settore che muove milioni di turisti all’anno e che viene gravato da un’ingiusta tassa dettata non da esigenze ambientali, ma da problemi di liquidità scaricati sui contraenti più deboli”.  Ad affermarlo sono i responsabili del Caipet, il  comitato delle associazioni di imprese private esercenti il trasporto di persone su strada che annovera, fra gli associati, anche  Fai trasporto persone.  “Assistiamo ormai da anni a un palleggio di responsabilità che è semplicemente vergognoso e, da ultimo, subiamo le beffa e il danno economico di una doppia imposizione in tutti quei Comuni che, avendo istituito la tassa di soggiorno, gravano i nostri clienti di due costi  cui fa riscontro una degradante situazione di aree di parcheggio lontanissime dai centri storici, prive di servizi essenziali e delle pur minime infrastrutture al servizio della nostra clientela”, denunciano sempre i responsabili del Caipet. Il tema dei ticket bus era stato persino al centro del Tavolo istituito presso la Conferenza Stato-Regioni che aveva avviato un interessante lavoro di approfondimento, ma da oltre un anno si son perse le tracce di qualsiasi attenzione al problema. “Le imprese del noleggio autobus non sono affatto marginali nella filiera turistica nazionale, visto che veicolano verso le città d’arte sia turisti italiani sia stranieri. Chiediamo di porre attenzione a un settore che dispone di 26mila autobus e 30mila dipendenti e non può essere costretto alla chiusura”.

2 risposte a “Ticket bus troppo cari, milioni di turisti resteranno a piedi nelle città d’arte?

  1. Viceversa i pullman turistici stanno distruggendo la pavimentazione e il decoro delle città. A Roma un’ordinanza sciagurata ha consentito ai pullman turistici di sostare per 15 minuti nei pressi dei monumenti. Secondo voi l’ha rispettata qualcuno degli autisti? Si sono piazzati li, anche in tripla fila, e il risultato è stato che i monumenti sono stati coperti da questi veicoli giganteschi. Chi voleva fare una foto non ha potuto perché c’era una barriera di lamiere. Senza contare che d’estate, in sfregio al Codice della strada, rimangono con il motore acceso per l’aria condizionata. I pullman turistici DEVONO andare nei parcheggi di scambio!

  2. Forti coi deboli e deboli coi forti. Questo sono le nostre amministrazioni. Tutte le cronache stanno raccontando che fine fanno i milioni di tasse che paghiamo. In ostriche, aerei, vacanze di extra lusso. Si è rovesciata la logica. Non più uomini al servizio della collettività ma collettività di sudditi che si rovinano per mantenere dei vincitori di elezioni. La carriera politica è diventata come quella manageriale, più sali e più ti avvicini ai nababbi. Intanto l’Italia perde turisti, milioni di persone (e di euro) ogni anno vengono spostati da tour operators verso altre mete. Caro Alessandro, logica singolare la sua, siccome qualcuno non rispetta le ordinanze, risolviamo il problema alla radice. Un po’ come dire che siccome ci sono auto in centro in divieto di sosta bisogna che tutte le auto si fermino al raccordo. Secondo lei fa più danno un bus con 60 persone o 60 auto con una persona ciascuna? Perchè se ha ragione lei l’Atac ha sbagliato tutto ed è meglio ripensare il tutto con le auto no? Se qualcuno non rispetta le regole ci dovrebbero essere gli agenti della Municipale! Ma non ci sono! Problemi di budget, spending review! Chiedere conferma a Fiorito.

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