“Benzina più cara a Ferragosto, così il Governo rischia solo di aggravare la crisi”

“Per aumentare le accise sui carburanti non si poteva scegliere momento più inopportuno. Il Governo avrebbe potuto inasprire il prelievo alla pompa in altra data ma non lo ha fatto, colpendo ulteriormente gli automobilisti in un momento delicato come le vacanze estive”. Con queste parole il presidente dell’Automobile club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, critica l’ennesimo prelievo fiscale dalle tasche delle famiglie italiane.La contrazione delle vendite di carburante nel mese di luglio (circa il 20% per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) ha generato un incasso per l’Erario inferiore alle attese, ma il Governo continua a rincarare la dose portando il costo del pieno di benzina per una vettura media a sfiorare i 100 euro, proprio nel weekend di Ferragosto. Con i nuovi aumenti va assottigliandosi quel risparmio di 150 euro sul costo annuale del carburante calcolato dall’Aci appena 40 giorni fa alla luce della guerra di ribassi innestata da molte compagnie a giugno.  “Siamo disponibili fin da subito a un incontro con l’Esecutivo”, ha concluso il presidente dell’Aci, “per trovare insieme il modo di coniugare le esigenze di bilancio con lo sviluppo di nuove politiche economiche e sociali a tutela del comparto dell’auto. La crisi non smetterà di farsi sentire nel nostro Paese finché si continuerà a colpire un settore strategico come quello dell’automobile”.

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