Sesso in auto, a Napoli riscoppia la passione: tutta colpa della crisi economica?

Via Manzoni, a Napoli, è tornata la “strada dell’amore”. Colpa della crisi economica, che ha aumentato la disoccupazione giovanile nel Sud d’Italia (oltre il 40 per cento nel 2010): due terzi dei giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati costretti a rimanere a casa con i genitori. Ed è così che nella provincia più fertile e densamente popolata d’Italia (2.631 abitanti per chilometro quadrato), l’auto è l’unico modo per godersi un minimo di privacy. Questo l’argomento di una recente singolare inchiesta dell’autorevole quotidiano inglese “The Independent” (clicca qui per la versione online). Mancano i soldi per la casa e pure per i motel, così i giovani si arrangiano, come spiegano i napoletani intervistati dal giornalista inglese. Perché l’auto “ha sempre avuto un fascino speciale”, secondo il 30enne Lino, “come il ventre della bestia: uno spazio ristretto, dove tutto può accadere”.

Unico problema la leva del cambio non proprio comodissimo. La moda del sesso sulla collina del Vomero, sempre secondo The Independent, è stata avviata negli Anni 60 dopo la chiusura dei bordelli italiani avvenuta nel 1958 per la legge Merlin. Oggi i luoghi sono un po’ cambiati, visto che il Parco della Rimembranza è chiuso alle auto e la legge ha reso più difficile fare l’amore in macchina: una recente sentenza della Corte di Cassazione, ha affermato che il sesso in auto senza coprire le finestre è un crimine punibile con la reclusione fino a tre anni. Negli Anni 80  era tutta un’altra cosa, con centinaia di auto allineate dalla collina del Vomero a Posillipo e pure nel Parco della Rimembranza. “Le ragazze non volevano mai andare in via Manzoni”, ricorda Marcello, 45enne insegnante napoletano. “Dovevi fingere di avere sbagliato strada, cercare un posto panoramico e sperare che lo scintillio delle stelle sul Golfo di Napoli avrebbe fatto il resto”. Sulla strada vi erano anche ambulanti improvvisati, che offrivano nastro adesivo e vecchi giornali, sigarette di contrabbando, musicassette pirata e liquore al caffè. Particolarmente gustosa la testimonianza del 50enne, un ex habitué di via Manzoni. La prima volta non coprì i vetri e fu “vittima” di un guardone. Così poi girava sempre con una bobina di nastro adesivo in auto e due copie del “Mattino”. “Mentre facevamo l’amore, però”, ricorda l’uomo, “i titoli passavano sotto i miei occhi come in un incubo: Assassino rilasciato; Tasso di natalità in aumento – molti bambini all’arrivo; Il Napoli rischia la retrocessione in serie B…”.

6 risposte a “Sesso in auto, a Napoli riscoppia la passione: tutta colpa della crisi economica?

  1. Cari amici napoletani, “stattevene accorti”, perché Monti con Befera vi inserirà nel nuovo redditometro perché non è giusto che godiate alle spalle di tutti gli italiani pagando in nero la prestazione.

  2. Scusate, ma fare sesso in auto è reato oppure no? (Intendo farlo in luoghi appartatissimi, non certo in pieno centro alle due del pomeriggio con i finestrini abbassati…. (in questo caso una denuncia per atti osceni in luogo pubblico sarebbe piùche meritata e i protagonisti andrebbero messi in cura da uno psichiatra per manifesto esibizionismo…). Se qualche avvocato (o magistrato) sta navigando su Stradafacendo mi può rispondere? Grazie…(intanto io in attesa di risposta continuerò a farlo in camera da letto….)

  3. ….Beato te che una camera ce l’ hai… LA SENTENZA – Spiegano in proposito i magistrati che «l’antigiuridicità penale dei comportamenti osceni all’interno di un’autovettura in sosta lungo la pubblica via (o in un pubblico parcheggio) non è esclusa dal fatto che essi vengano compiuti in ora notturna o in luogo non frequentato, in quanto siffatte circostanze non eliminano in modo assoluto la possibilità che gli atti osceni siano percepiti da occasionali passanti, a meno che l’autore del fatto non abbia adottato specifiche cautele, come l’appannamento o la copertura dei vetri della macchina». In sostanza i due avrebbe dovuto oscurare l’auto…

  4. La cosa bella e’ che dopo aver tappezzato l’auto di giornali, mi leggevo anche le notizie semmai di un giornale pubblicato due anni prima ahhahah….

  5. Non c’è bisogno di utilizzare i giornali; basta ritagliare dei cartoni a filo dei cristalli, incastrarli in questi, abbozzare un copri parabrezza con pezzi di carta, fare la stessa cosa con il lunotto, tanto da coprire interamente i vetri relativi e mettere una piccola lampadina con gelatina blu ricavata dalla custodia dei fazzoletti. E’ semplice!

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