“L’ombra dei casalesi sulla protesta. Stop imposto con metodi camorristici”

“L’ombra dei casalesi sulla protesta. Stop imposto con metodi camorristici”. Così ha intitolato il Mattino nella versione on line un articolo di Rosaria Capacchione in cui, citando Jimmy Hoffa (il sindacalista a capo dei trucker americani con tanti amici nella mafia americana che nei primi anni Sessanta controllava il trasporto su gomma utilizzando  l’intero repertorio delle attività di Cosa Nostra, dalle minacce, alle intimidazioni violente, ai pestaggi) ha ipotizzato che anche dietro la protesta dei Tir scoppiata nei giorni scorsi in Campania ci possa essere la mano della criminalità organizzata.

2 risposte a ““L’ombra dei casalesi sulla protesta. Stop imposto con metodi camorristici”

  1. E che ci voleva, un fermo, per capire che i casalesi sono infiltrati nell’autotrasporto? I casalesi non sono più un’ombra e lo stop lo impongono da tempo, non solo in Campania!

  2. Una cosa è certa: questa protesta non è servita a niente ma in compenso ha affibiato agli autotrasportatori la fama di delinquenti che tagliano le gomme, minacciano e sequestrano, di gentaglia al soldo di mafiosi , camorristi, n’dranghetisti (si scrive cosi?). Bell’affare abbiamo fatto!

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