“Il ministro degli Interni intervenga e faccia rimuovere i blocchi dei tir illegali”

“Il Governo intervenga al più presto per ripristinare la legalità nelle strade italiane rimuovendo i blocchi che si stanno formando”. Lo afferma la deputata del Pd Silvia Velo, vice presidente della commissione Trasporti. “Comprendiamo l’esasperazione degli autotrasportatori che da molto tempo stanno vivendo una situazione insostenibile per le loro imprese”, aggiunge la deputata democratica, “tuttavia nel momento in cui il Governo si è attivato con provvedimenti che vanno nella direzione richiesta dalle stesse associazioni di categoria, in particolare approvando la disposizione che prevede il recupero trimestrale delle accise sul carburante e il decreto per l’applicazione delle sanzioni previste nella norma sui costi minimi, auspichiamo che prevalga il senso di responsabilità.

Il nostro è, quindi, un appello ai singoli autotrasportatori e a quelle categorie che sostengono il fermo. Al tempo stesso”, conclude Silvia Velo, “rivolgiamo un appello anche al ministro dell’Interno perchè si attivi per rimuovere i blocchi stradali illegali e garantisca alle imprese il regolare svolgimento della loro attività”. Chiediamo, infine, al viceministro Mario Ciaccia di convocare al più presto le associazioni che lo hanno richiesto, consentendo così alle associazioni più responsabili di poter gestire il rapporto con i loro iscritti”.

3 risposte a ““Il ministro degli Interni intervenga e faccia rimuovere i blocchi dei tir illegali”

  1. Se comprendete l’esasperazione degli autotrasportatori comprenderete anche il valore del senso di responsabilità che ha prevalso dal 2007 ad oggi. Siete davvero convinti, cari politici, di aver dimostrato il vostro in questi 4 anni?

  2. Concordo con quanto scritto da Alessandra, siamo una categoria ormai alle strette. Per quanto non condivisibile lo sciopero attuato da alcuni colleghi è stato fatto un pò anche per mancata informazione sulla sospensione dello stesso da parte dei maggiori rappresentanti della categoria. Non resta altro da fare che parlare con coloro che vogliono ascoltare senza nessuna azione di forza da parte di nessun organo costituzionale: se così non fosse e si smobilitarizeranno i blocchi con azioni di forza e credo che proprio in virtù dell’esasperazione le azioni potrebbero diventare più significative…

  3. Tutto questo me lo aspettavo, quando, all’annuncio dello spostamento data, avevo postato un commento che prevedeva un brutto affare. E la certezza l’ho avuta il 22 u.s. a Limena di Padova, dove ci sono state contestazioni alla revoca, ma anche pacate e motivate aspettative degli impegni da evadere entro 60 giorni dall’incontro con il governo. Certo è che non capisco cosa, questi “scioperanti”, possano ottenere di più di quello che, i governanti, si sono pronunciati a favore. Semmai sono le regole, che sono già scritte, da rispettare e soprattutto da rivedere l’accesso all’albo; non solo per i requisiti richiesti, ma sopratutto che: 1- non svolgi attività se non possiedi mezzi, assicurati e bollati (e non un camion parcheggiato, senza bollo e assicurazione!) , e non puoi fare agenzia logistica senza iscrizione all’Albo.- 2 redigere una blaklist, accessibile con password, redatta dall’albo, dei malvessatori, insolventi, fraudolenti e cattivi pagatori o reticenti al pagamento, sulla base delle denunce dei creditori. Inoltre questo deve valere anche come metro per i committenti. E la legge dovrebbe tutelare i creditori, e non agevolare i debitori fraudolenti, malavitosi, fuorilegge e truffaldini.

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