Nella fase iniziale di installazione delle black box (circa la prima settimana degli appuntamenti), le officine che avevano iniziato le installazioni hanno avuto delle difficoltà per l’attivazione dei dispositivi principalmente dovuti al fatto che le sim card che gli utenti avevano acquistato (come previsto da decreto) non possedevano i requisiti richiesti. Questo comportava che le officine, dopo aver fatto l’installazione delle black box rimanevano bloccate nella fase finale di attivazione in quanto non era possibile concludere la fase che richiedeva la connessione GPRS verso il Centro. Per rispondere immediatamente alle sollecitazioni delle officine, si sono fatti due specifici interventi mirati a semplificare l’operatività delle officine:
uno sull’applicativo di attivazione in modo da forzare comunque, la finalizzazione dell’istallazione da parte dell’officina; uno sul software applicativo delle black box in modo da agevolare l’accoppiamento black box – sim card.
I due interventi, seppur fatti rapidamente, hanno avuto dei tempi di attuazione differenti. Il primo è stato eseguito nel giro di un giorno, il secondo è stato fatto nel giro di una settimana ( in questo oltre a modificare il software si è dovuto riprodurre le BB e rispedirle presso le officine).
Questo sfasamento ha prodotto l’istallazione di circa 250 black box (circa 0,3% del totale) con un accoppiamento errato di black box e sim card che devono essere re-installate; tale operazione non comporterà alcun onere aggiuntivo per gli utenti.
Tutte le black box che attualmente stanno installando le officine, implementano già la nuova funzionalità sopra descritta e non producono dunque problematiche nell’accoppiamento con le sim card.
Dinanzi a una operazione che implica l’installazione di quasi centomila apparecchi qualche disguido tecnico, certamente spiacevole, era purtroppo quasi inevitabile. Il Sistri sta operando al meglio per superare in tempi brevissimi queste problematiche, di limitatissima incidenza, ed avviare al meglio nei tempi previsti il sistema di monitoraggio e tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, una grande iniziativa di legalità, trasparenza e razionalizzazione (e quindi risparmio) del sistema di smaltimento dei rifiuti nel nostro Paese.
Salvatore Bianca
Capo Ufficio Stampa
Ministero dell’Ambiente
Non c’è motivo di non credere all’ufficio stampa del ministero dell’ambiente. Da Paolo, nostro associato, riceviamo la segnalazione che lui ne aveva da istallare N 13 (non funzionanti) e un suo conoscente altre 10 e fanno 23. Che siano stati sfortunati solo loro ad incappare nella partita difettosa? Speriamo!
Un trasportatore di Bergamo
Se le blackout box da sostituire sono solo 250? Ma se noi ne abbiamo 13 e non ne funziona nemmeno una, uno ne ha montate 10 e 9 non funzionavano… Un altro 10 su 10 non funzionavano… Probabilmente li conosco tutti io. Un saluto da Giovanni
Anche io ne avevo 13 da installare… Dopo la prima che ho fatto montare, strano non funzionava, abbiamo chiamato assistenza. Dopo circa 10 tentativi, 50 minuti di attesa hanno risposto… che ci avrebbero fatto sapere, ma passati 2 giorni stessa trafila… Infine ho ricevuto email che Bb sono difettate e ne hanno creata una nuova?!
Vediamo se ho capito bene la risposta del ministero dell’Ambiente. Le imprese hanno acquistato delle Card in conformità a quanto previsto da un decreto. Queste però non sono in grado di funzionare. L’ufficio stampa fornisce dei numeri numericamente poco rilevanti e fino a prova contraria si deve prenderne atto. Invito però tutti coloro che devono far avere dati diversi a farli pervenire a Stradafacendo in modo da poter evidenziare anche dati che provengono dalla categoria. Un’ultima osservazione relativa a quanto sostenuto dall’ufficio stampa del ministero che sostiene non vi siano costi aggiuntivi per le imprese che sono incappate in carte non idonee. Ma il tempo perso non è un costo? Capisco che forse in ambienti ministeriali il tempo conti poco, ma per noi operatori del mondo del trasporto e della logistica il tempo è denaro.
Da quello che sento dire in giro sono molte di più, si lamentano tutti. Il Ministero dell’Ambiente spara numeri che non sono controllabili, ma il sentore è che dica delle balle.
Pensa la mossa del Ministero:
– si rendono conto che esiste un grave problema di funzionamento nell’accoppiamento tra black box e sim card;
– si rendono conto che dal punto di vista dell’immagine stanno facendo una figuraccia, anche perchè il sistema a priori, dovrebbe essere una garanzia, nella sua funzionalità e nello scopo;
– si rendono conto che la catena della verifica qualitativa dell’apparecchiatura ha fallito, e sarebbe giusto che si sappia chi ha fallito nel processo ….il produttore? O un solo uomo?
– si rendono conto che è più conveniente far uscire una notizia che dichiara sì “il problema” ma che in termini numerici è contenuto a poche decine di unità… altrimenti il rischio è quello di dover tornare sui propri passi testimoniando la precarietà del sistema e generando sfiducia;
– si rendono conto, al Ministero, che per sconfessare una dichiarazione ufficiale (250 Black Box da sostituire …) occorre una azione di raccolta delle informazioni ben congegnata;
Bene invito i colleghi a segnalare ogni anomalia!
E poi insistiamo sul fatto di voler sapere chi non ha fatto il suo mestiere nel controllare il funzionamento dell’apparecchiatura, e chiediamogli un indennizzo per la perdita di tempo e denaro!
Io non sono ne giggi ne andrea, ne ho installate 8 e 8 non vanno. Sarò tra gli sfigatissimi 250 o magari sono tra i primi unici 250 richiedenti e installanti, comunque non mi devo preoccupare visto che i costi di disinstallazione e installazione dei nuovi me li paga il ministero (cioè in parte come contribuente ancora io). Mi piacerebbe proprio contarle quelle sostituite. Cara Stradafacendo, visto che avete fatto 30 fate anche 31. Verificate presso tutte le officine nazionali autorizzate quante ne arrivano da cambiare…
Devo andare a giorni a ritirare le black box. Quelle che distribuiscono ora sono tutte ok? Il problema delle sim non mi è chiaro, dipendeva dalle sim o dalle scatole nere? Se era colpa delle sim che caratteristiche devono avere? P.S. l’iscrizione al Sistri ci è già costata 1.100 euro….
Ok.. le ferie non sono finite per tutte/i… però, mi aspetterei ai primi di settembre qualche centinaio di camion in via Cristoforo Colombo a Roma, di fronte al ministero dell’Ambiente per chiedere e ottenere l’affossamento del Sistri! O volete andare avanti così?
Oggi mi ha chiamato un mio collega trasportatore e mi ha detto che lui non ha ricevuto ancora le black box da montare e che settimana scorsa gli è stato richiesto di dimostrare ancora l’avvenuto pagamento… Ma mi chiedo quando ci si doveva iscrivere se non pagavi non ricevevi nr di iscrizione… Per cui se lui aveva ricevuto l’avvenuta notifica non significava che aveva già pagato? Misteri o gatta ci cova…
Non mancheranno adesso le black box nuove da montare… Ma il 1° otttobre 2010 non è lontano…
Dopo aver ricevuto una comunicazione dal Sistema Sistri che richiedeva la presentazione degli estremi del pagamento nonostante il numero di pratica ci fosse già stato assegnato (mi domando come…) e aver inoltrato il tutto una seconda volta, mi sento dire dall’operatore del call center del Sistri che tale comunicazione “viene generata automaticamente dal sistema” e di non farci affidamento, dal momento che la pratica è già stata visionata. Allibito, chiamo la Camera di Commercio di competenza, che mi rimanda al sito di Ecocamere per sapere a che punto della procedura è arrivata la nostra pratica. Alla voce “situazione consegna dispositivi” leggo “sezione regionale dell’albo è in attesa di ricevere dispositivi dal Sistri”. Premetto che dobbiamo ritirare sia chiavette che black box, ma, a questo punto e alla luce di quanto letto sopra, le fantomatiche black box che stiamo aspettando sono tornate al mittente per sostituirle prima ancora di consegnarcele?
Messaggio importante: bisogna mobilitarsi e chiedere i danni a questa gente. Ci fanno perdere un sacco di tempo. Anche le nuove black box hanno problemi, è dalla prima settimana di agosto che stiamo andando avanti e indietro dalla officina per montare questi benedetti dispositivi…
Prima erano difettati, ma adesso non vanno tutti. Le officine chiamano l’assistenza, ma ci vuole almeno un giorno o due prima che rispandono… Non se ne può più, ma come è possibile, o io ho tutta la sfiga di questo mondo, oppure…
Ma chi ci paga le giornate perse? Perché le officine non sono lì solo a fare “il signor sistri”, hanno anche altri clienti e priorità… Se noi non facciamo una registrazione becchiamo subito le legnate e dobbiamo stare zitti. Ma questi chi li controlla, ormai dobbiamo solo far intervenire la magistratura perché non è possibile che la mia azienda subisca tanti danni. Facendo solo un piccolo calcolo non bastano decine di migliaia di euro di fatturato perso…
Oggi è il 13 settembre, dovrei montare 11 black box entro fine mese, ma a tutto oggi non ho ricevuto un bel niente… Che pensate voi? Meglio stare zitti e aspettare la chiamata o forse la solita proroga? No comment.
Venerdì scorso abbiamo montato su due mezzi altrettante Black Box, fortunatamente di nuova generazione per cui funzionanti. Il problema è nato quando dovevamo autenticare l’avvenuta installazione: il sistema non funzionava, era in tilt. Abbiamo chiamato l’assistenza che ci ha detto di provare la sera tardi, la notte, oppure alla mattina presto… Alle 5.30 del mattino ho fatto tutto in un minuto… Devo lavorare 24 ore su 24? Ma ora che cosa deve pagarmi il cliente?
Io ho circa 40 black box da rendere, la maggior parte di prima generazione … Ma anche per la seconda alcune non funzionano… Ho chiamato per sapere cosa e come fare per mandarle indietro, e mi e’ stato risposto di buttarle via… Ma non sono rifiuti speciali??? … Forse anche pericolosi? Non serve formualario???? Se non mi servono piu’ sono rifiuti … Ma chi paga lo smaltimento? Il ciente non ne vuole sapere, addirittura mi ha minacciato di chiedermi i danni… Perchè sono due mesi che cerco di montargli questi dispositivi e fa continuamente avanti e indietro…