Pedemontana lombarda, i lavori sono in linea con i tempi

I lavori di realizzazione della Pedemontana procedono in linea con i tempi previsti. È quanto è emerso venerdì mattina nella riunione del Collegio di vigilanza dell’Accordo di programma. L’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha riunito venerdì i rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti dall’opera che siedono appunto nel Collegio di vigilanza: enti locali interessati dal tracciato, Società Pedemontana e Cal. “I lavori”, spiega Cattaneo, “procedono secondo il cronoprogramma”. “Ci siamo dati appuntamento per la fine di luglio per un nuovo Collegio di vigilanza che potremmo fare sul campo in modo da poter visitare i cantieri che si sono e si stanno avviando lungo il tracciato”. Argomenti dell’incontro sono stati l’avanzamento dei lavori, il raffronto tra le prescrizioni approvate dal Cipe, contenute nel progetto definitivo e le osservazioni emerse ai tavoli di coordinamento delle Province con i singoli Comuni. “Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei lavori”, prosegue l’assessore, “la Società Pedemontana ci ha confermato che, dopo il completamento della bonifica da ordigni bellici, si stanno predisponendo diverse aree di cantiere lungo il tracciato, Lozza (Varese), Turate (Como) e Luisago (Como), che si aggiungono a quello di Cassano Magnago (Varese) inaugurato il 6 febbraio scorso”. La società Pedemontana ha confermato che l’avvio dei lavori delle tangenziali di Varese e Como potrà avvenire entro la fine del mese di settembre. Al via anche la gara per la seconda parte del tracciato che da Lomazzo (Como) a Dalmine (Bergamo) attraverserà la Brianza. Il 31 maggio è prevista la pre-informativa di gara alla Ue e il 18 giugno la pubblicazione del bando di gara. “Il Collegio di Vigilanza”, conclude Cattaneo, “ha raccolto e ascoltato le osservazioni emerse dai tavoli provinciali e vagliate dalla segreteria tecnica. Pur negli stretti limiti imposti dalla legge, laddove possibile, tenteremo di dare risposte positive. È stato infatti condiviso da tutti che in questa fase dei lavori, ben oltre l’approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo, eventuali modifiche comporterebbero un inaccettabile ritardo di anni nella realizzazione dell’opera”.

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