Friuli, in tre mesi sanzioni
per 45mila euro all’autotrasporto

Sono circa un migliaio i veicoli adibiti al trasporto delle merci su strada intestati a imprese estere che nei primi tre mesi dell’anno sono stati sottoposti a controlli da parte delle Fiamme Gialle del Friuli Venezia Giulia. Una serie di controlli mirati che i finanziari hanno predisposto ed effettuato soprattutto vicino ai valichi di confine tra Italia, Austria e Slovenia, con l’obiettivo di accertare il rispetto delle regole del settore. Nel mirino dei controlli, in modo particolare, vettori extra comunitari. Nel periodo sono state contestate violazioni alle norme per un totale di circa 45mila euro.
In alcuni casi le Fiamme Gialle hanno constatato il superamento dei limiti di peso consentiti dal Codice della strada, oppure il mancato rinnovo della validità delle licenze di guida. In altri casi la motivazione delle sanzioni è stata ben più importante, e ha comportato, in sette casi, il fermo amministrativo immediato dei veicoli. È stato infatti accertato che alcuni vettori extra comunitari erano privi di autorizzazione per l’effettuazione di trasporti internazioni, e per alcuni è scattato il blocco nel momento dell’ingresso nel territorio nazionale. Altra importante motivazione delle sanzioni è legata al mancato rispetto della normativa nazionale sul trasporto di cabotaggio, che dovrebbe essere contraddistinto dalla “temporaneità” del servizio e nel limite di due trasporti nazionali nei sette giorni successivi all’ingresso effettuato in Italia per lo scarico di un servizio internazionale. L’escamotage più adottato per l’evasione della norma è quello del cambio del luogo di consegna della merce durante il transito sul territorio nazionale italiano, allungandone la tratta. Le “soste” intermedie utili a raggiungere la nuova destinazione sono risultate essere punti di carico e scarico di altre merci, per conto di soggetti diversi e a prezzi decisamente “fuori portata” per le imprese nazionali.
L’impegno delle Fiamme Gialle è quello di tenere sempre di più sotto osservazione queste situazioni per combattere comportamenti fraudolenti, con l’obiettivo della migliore tutela della libera, ma corretta, concorrenza nel settore.

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