Chi risparmia sulla sicurezza uccide anche te, digli di smettere

“Chi vuole risparmiare sulla sicurezza uccide anche te. Digli di smettere”. Il messaggio, scelto per la nuova campagna d’informazione firmata da Unatras e pubblicata domenica 10 luglio  sul quotidiano Libero, diretto da Maurizio Belpietro, ha colpito nel segno. ” Numerosi autotrasportatori il giorno stesso della pubblicazione mi hanno contattato per dirmi che avevano visto la campagna e che erano rimasti colpiti”, commenta Doriano Bendotti, delegato per la comunicazione di Fai Conftrasporto e fra i principali promotori dell’iniziativa . ” Il commento più comune? Avete colpito nel segno, continuate su questa strada”. La campagna di sensibilizzazione è stata fortemente voluta dalle associazioni di autotrasporto per contrastare il tentativo, da parte della committenza, di far ridurre i costi minimi per la sicurezza nel trasporto merci, ovvero i costi definiti per garantire che sulle strade circolino tir non sovraccarichi, con la manutenzione fatta in modo che freni e tutto il resto funzioni, guidati da professionisti della guida e non da conducenti  sottopagati e costretti a guidare per 14 ore di fila senza mai riposare…)

27 risposte a “Chi risparmia sulla sicurezza uccide anche te, digli di smettere

  1. Bravi, un’immagine e uno slogan che riassumono bene la situazione del nostro settore. Perche’ non spedire un volantino a tutti i parlamentari prima che vadano in ferie in modo che si rendano conto del problema? Chissa’ che spaventati dal fatto di finire loro o le loro famiglie nella situazione del manifesto mettano in atto tutto quanto nella loro facolta’ per incentivarne la prevenzione…

  2. Ottima la campagna pubblicitaria, ma intanto in Sardegna leggo questo titolo sui giornali: Auto contro tir sulla 131: tragica fine di tre rumeni”. Chiedo al dottor Uggè: sono stati chiesti i controlli di filiera? Approfitto per fare una richiesta (se qualcuno mi sa rispondere: ho avuto una proposta di lavoro, ma la cifra che mi offrono equivale al 50 per cento dei costi minimi di sicurezza, come devo comportarmi ? Faccio presente che sono da due mesi fermo completamente perchè non riesco più a sostenere le spese per essere in regola con le leggi vigenti. Saluti Remigio

  3. Walter ha ragione, spedite i volantini a tutto il Parlamento, a tutto il Senato. Anzi, mette fuori dal Parlamento, fuori dal Senato delle belle hostess a distribuirli.

  4. Domenica mattina, invitato a farlo da un sms inviatomi da un collega, sono andato in edicola a prendere Libero. Devo confessare che è la prima volta che lo acquisto e che ho trovato alcuni contenuti straordinariamente interessanti (il pezzo di Giampaolo Pansa esprime il pensiero di qualche milione di italiani), ma la “veste” grafica decisamente vecchia. Perchè non riammodernarla’? Lo renderebbe più accattivante.Comunque complimenti per la campagna sulla sicurezza nel trasporto merci. Un testo tanto semplice quanto efficace.

  5. Caro collega Remigio, sono un autotrasportatore di Reggio Emila e sono nelle tue stesse condizioni. Io ho deciso che sotto i costi minimi sto’ fermo perche’ non posso lavorare perdendoci. Licenziero’ un po’ di personale, a cui sono molto legato, ma non posso fare altro. Poi comincero’ a segnalare alla Polstrada e all’Ispettorato del lavoro tutti i miei colleghi che viaggiano senza rispettare nessuna regola. Se morte tua vita mea …cosi’ sia.

  6. Signor Remigio, tutti stiamo passando momenti drammatici, ma dobbiamo resistere cominciando a spiegare ai committenti i rischi che corrono non rispettando le leggi e i rischi che fanno correre ai trasportatori disperati disposti a tutto, anche a lavorare in perdita.Poi cominciamo a segnalare le anomalie agli enti competenti sul modello degli svizzeri che denunciano il vicino di casa che raccoglie un fiore di campo non autorizzato…

  7. Noi siamo l’unica realtà che segnala ai prefetti e al sottosegretario Giachino gli incidenti che vedono coinvolti i mezzi pesanti e che chiedono ai sensi del Codice della strada aggiornato con le nuove disposizioni, di effettuare i controlli anche sugli altri componenti della filiera. Segnalateci anche voi i casi dei quali venite a conoscenza e noi provvederemo a intervenire. Le segnalazioni le faremo noi, nessun nominativo verrà reso noto. Aiutateci ad aiutarvi.

  8. Io Libero lo leggo da un po’, da quando un sms mi ha avvisato che la domenica veniva pubblicata la rubrica Ruote d’Italia dedicata al mondo dell’autotrasporto. E da allora lo compro sempre (e non solo la domenica). Ps: sono d’accordo, belle notizie, ma brutto da vedersi.

  9. Un fatto importante sta emergendo: il desiderio degli autotrasportatori onesti di ribellarsi, segnalando alla polizia di Stato, all’Ispettorato del lavoro la concorrenza sleale, chi lavora sottocosto. Facciamolo in massa, segnaliamo chi non rispetta le leggi…

  10. Per Luigi, ti capisco stai seguendo la mia stessa strada, perché se non applichi almeno i costi minimi per la sicurezza non ci rientri, ti faccio i miei migliori auguri.
    Per Lucia, io ho provato a spiegare ai committenti quali rischi si corrono ma la loro risposta è stata esaustiva: “se non ci trasporta lei le nostre merci fuori c’è la fila che le trasporta anche a minor prezzo di quanto ci ha fatto lei”. E ti giuro che ciò è successo sulla mia pelle: risultato io a casa e l’altro a lavorare per rimetterci perchè se non ci rientravo io non ci rientra neanche lui.

  11. Io una idea l’avrei, mandare direttamente alla committenza degli ispettori spacciandosi per vettori, contrattare il trasporto e se non vengono applicate le tariffe minime di sicurezza sanzionarle al momento, come fanno le forze dell’ordine (giustamente) con noi trasportatori, quando in strada veniamo fermati e trovano delle violazioni, secondo me il problema si inizia a risolverlo dalla fonte e non alla fine (quando ci sono delle vittime).

  12. Scusatemi, ma non riesco a capire: dobbiamo aspettare l’incidente per segnalare a chi di dovere?. Ci dica se c’e la maniera, signor Uggè, dove possiamo denunciare chi non ci paga col minimo di sicurezza, senza che ci chiudano il cancello…. Non sarebbe più semplice mandare prima del fattaccio un controllo? Apprezzo il suo gran fare, ma a volte non riesco a seguirla. In attesa di una chiara risposta, ringrazio e salutoni a tutti i colleghi…

  13. Scusate, pochi mesi fa ho visto Charlie Gnocchi, l’inviato di Striscia la notizia, protagonista di vostri filmati.Dunque, lo conoscete. perché non chiedete a lui di portare un po’ di volantini ai parlamentari che incontra sempre? Grande MisterNeuro!!!!!

  14. Ma scusate, in Italia la Polizia stradale non ha neanche i soldi per la benzina (non è una barzelletta èla triste realtà, politici e amministratori si danno stipendi da nababbi e alle pattuglie manco la benzina). Se anche gli autotrasportatori volessero denunciare i tanti concorrenti sleali, farebbero una fatica boia a trovare qualcuno a cui dirlo….Berlusconi, più soldi alla Polizia per far sentire la gente protetta e per far controllare i cialtroni e meno soldi a tutti quelli enti inutili che servono solo a pagare stipendi a gente che poi raccoglierà i voti per voi. Siete la vergogna del Paese!

  15. Scusate, ma la gente comune (i non addetti) che compra il giornale e si vede questa foto cosa pensa di primo acchito? A mio modesto avviso pensa che criminali questi camion……….. Riflettete ragazzi.

  16. Per Guglielmo: punto primo, la gente deve esattamente pensare che un camionista che provoca un simile incidente può essere un criminale (per esempio se viaggiava da 14 ore filate) e, soprattutto, che ci possono essere dei “mandanti” (per esempio un committente che ti paga sottocosto spingendoti a non far riposare gli autisti, a non fare manutenzione al camion… . Secondo: i criminali non sono i camion, semmai i camionisti (a meno che Guglielmo pensi che le rapine le fanno le pistole e non i rapinatori o che a calcio giocano i palloni e non i calciatori….) Terzo e ultimo: a me è stata proprio questa immagine, così forte, a farmi riflettere…

  17. Il fatto stesso che Gugliemo sia intervenuto dimostra che l’obiettivo è stato raggiunto. Il messaggio non è passato inosservato (come altri invece in precedenza)….

  18. Perché queste campagne non vengono fatte anche su giornali “mirati”, quelli che parlano agli addetti ai lavori, ai camionisti e agli imprenditori? Non colpirebbero meglio il bersaglio?

  19. Perchè queste campagne non le fa il ministero dei Trasporti? Magari sulla TV di Stato, subito dopo la notizia di un tragico incidente in cui sono coinvolti mezzi pesanti…

  20. Alessandra ha ragione, perchè Conftrasporto non sottopone l’idea direttamente al sottosegretario Giachino? O addirittura al ministro Matteoli?

  21. Questa è pubblicità progresso e dovrebbe essere lo Stato a finanziarle. Invece suppongo le paghino di tasca propria i privati….

  22. Prima credo ci siano molte altre campagne di sensibilizzazione che lo Stato dovrebbe finanziare. Questa può benissimo attendere….

  23. Certo Giorgia, occorre anche una campagna contro l’evasione fiscale ma soprattutto contro i corrotti che infestano i ministeri e la tv! Tu quale suggerisci?

  24. Brava Giorgia, dicci quali campagne preferiresti? Nel frattempo augurati solo di non incappare, tu o i tuoi familiari, in un incidente come quello del manifesto. E ricordati che il pericolo e’ li che ti aspetta: l’anno scorso ci sono stati 55.000 incidenti e 296 morti. Auguri.

  25. Non voglio polemizzare e neanche provocare, anzi me ne guardo bene. Ma da sempre, e a ragione, combattiamo i mass media che ci classificano come dei Tir…roristi. Ripeto, questa campagna sulla sicurezza colpisce solo gli addetti, per tutto il resto avalla la tesi dei mass media….Spero tanto di non essere smentito con i fatti….

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