“Aiutatemi a scoprire com’è morto mio fratello in quell’incidente”

Il 17 maggio 2010 Roberto Tadini, 37 anni, autotrasportatore di Caravaggio, in provincia di Bergamo, moriva in un incidente stradale avvenuto lungo l’autostrada A4, tra Agrate e Monza. Poco prima delle 10 il  suo camion avrebbe violentemente tamponato un altro mezzo pesante, un Tir straniero. Di più le indagini non sono riuscite a stabilire. Ma di più oggi, a distanza di un anno, chiedono di sapere i familiari della vittima, in particolare la sorella, Nunzia Tadini, che da 12 mesi non riesce ad accontentarsi di una misera ricostruzione affidata alle poche righe del rapporto degli agenti della Polizia Stradale, in cui, sottolinea, “non si trova traccia di testimonianze (e sembra incredibile lungo l’autostrada più battuta d’Italia, in pieno giorno), in cui non si trova traccia di un’analisi dettagliata dei tachigrafi, ovvero delle “scatole nere” dei due camion”. Continua a leggere

Sul TG3 le storie dei camionisti
vittime del lavoro dimenticate

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Vittime di incidenti stradali oppure, più correttamente, morti sul lavoro? Come “catalogare” le decine di camionisti che ogni anno perdono la vita (sono stati 108 solo nel 2008) svolgendo il loro lavoro quotidiano al volante di tir,  consentendo alle famiglie di trovare i prodotti nei supermercati e i medicinali nelle farmacie, alle industrie e ai laboratori artigianali, agli uffici di poter ricevere le materie prime, gli strumenti di lavoro necessari per proseguire la propria attività? Un tema “scomodo” quello dei camionisti vittime sulle strade, un tema che spesso le grandi emittenti televisive, la grande carta stampata nazionale ha evitato ed evita, perché dei camionisti è meglio parlare solo quando sono “assassini” e non “vittime”. Anche se nella stragrande maggioranza sono povere, innocenti vittime. Come il padre di famiglia (con una bimba di pochi mesi) di Bergamo protagonista del servizio andato in onda domenica 14 febbraio alle 19 su Rai 3 nel corso del Tg regionale. Un servizio che ha visto, fra gli intervistati anche Doriano Bendotti, della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, da sempre schierato in prima linea nella campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vittime del lavoro colpevolmente dimenticate dal Paese: i camionisti.