Malpensa, il nuovo piano Alitalia
fa decollare le polemiche

Il nuovo piano di Alitalia su Malpensa ha scatenato un putiferio. La decisione della compagnia aerea di avvicinarsi al mercato dei low cost utilizzando Air One, che sarà il brand principale su Milano dei collegamenti a breve e medio raggio, ha scatenato un fiume di reazioni. Se la strategia raccoglie l’applauso del presidente dell’Enac, Vito Riggio, di diverso avviso sono il presidente della Sea (la società che gestisce gli aeroporti milanesi), Giuseppe Bonomi, che liquida la questione con un diplomatico “Il piano di Alitalia non ci disturba” e ”Alitalia non è più un vettore di riferimento, ma uno dei clienti importanti di Malpensa”. Decisamente scontenti il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il suo rivale alle prossime elezioni, Filippo Penati. Continua a leggere

Bagagli persi in aeroporto,
in aiuto arriva la tecnologia

Perdere il bagaglio in aeroporto è un’esperienza decisamente spiacevole. Attendere la valigia e scoprire che non è arrivata fa iniziare con il piede sbagliato una vacanza, crea disagi a chi si muove per lavoro, fa arrabbiare chi è tornato a casa con qualche souvenir da regalare. Insomma, è una vera e propria scocciatura. Ma le cose potrebbero cambiare e l’aiuto arriva dalla tecnologia. In pratica, in futuro, a ogni bagaglio verrà attaccato un microchip che permetterà di sapere immediatamente se la valigia è sull’aereo giusto. “Infrastrutture all’avanguardia, tecnologie innovative e maggior formazione del personale”, ha dichiarato a un convegno sul tema, il presidente dell’Enac, Vito Riggio, “costituiscono tre aspetti fondamentali per risolvere alla radice il problema. Tecnologie nuove sono già in avanzata fase di sperimentazione negli aeroporti di Roma e Milano”. Continua a leggere

Trasporto aereo, Matteoli stringe
i tempi sulla riorganizzazione

Nel 2030 i passeggeri del trasporto aereo in Italia saranno 265 milioni, il doppio rispetto ai 132 di quest’anno. La crescita annua fino al 2015 sarà del 3,5 per cento. Insomma, gli scali aeroportuali rischiano il collasso. “Non solo sarà necessario potenziare i singoli aeroporti”, scrive oggi il Sole 24 Ore in un articolo a firma di Giorgio Santilli, “ma la massima attenzione andrà posta anche ai collegamenti ferroviari e intermodali necessari per garantire l’accessibilità alle aerostazioni. Oggi gli scali collegati per ferro sono sei, dovranno diventare 25”. Continua a leggere