Yacht Med Festival di Gaeta, il mare è pronto a far viaggiare l’economia italiana

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Otto giorni (dal 24 aprile al primo maggio) per viaggiare in un mare di eventi, per scoprire il fascino del mare e della navigazione, ma anche per scoprire come rilanciare l’economia del mare che in un Paese ad altissima vocazione turistica come l’Italia rappresenta una delle voci di bilancio più importanti, ma anche una delle risorse più importati (se utilizzate adeguatamente) per superare la crisi. Tutto questo e molto altro è lo Yacht Med Festival di Gaeta, ormai famoso anche con la sola sigla Ymf, che nell’edizione 2014 punta a superare i già straordinari risultati ottenuti nel 2013, con oltre 200mila visitatori, i 28mila operatori coinvolti e i 16 milioni di euro di indotto.  Continua a leggere

All’Italia occorre un ministero del Mare per far viaggiare l’economia blu

“Non è possibile che un Paese che ha 7.456 chilometri di costa, una tradizione marinara antica e centinaia di migliaia di imprese di eccellente valore, non faccia del mare la sua primaria risorsa di sviluppo. Chiediamo al prossimo governo una maggiore attenzione all’economia del mare e alle sue specifiche esigenze e un ministero dedicato. Abbiamo già perso troppo tempo. Dobbiamo restituire all’Italia quella posizione di leadership nel Mediterraneo che le è appartenuta nella storia e che ancora deve appartenerle. Per farlo è necessario iniziare a considerare l’economia del mare nella sua interezza, con nautica, trasporti, logistica integrata, pesca, portualità, turismo, produzioni tipiche, formazione, cultura, soggetti pubblici e privati, che concorrono tutti insieme a definire un cluster ancora poco valorizzato”. Ad affermarlo, nell’ambito del 2° Forum nazionale sull’economia del mare organizzato dallo Yacht Med Festival intitolato “Nuove politiche di sviluppo: proposte al Governo”, è stato il presidente del Comitato filiera nautica di Unioncamere e presidente della Camera di commercio di Latina, Vincenzo Zottola, che, come scrive il portale mareonline.it, ha scelto la “rotta” più diretta per rivolgersi al nuovo governo che, fra pochissimo, si metterà al timone del Paese.