Autostrade del mare, l’Italia ne percorre solo una parte e frena l’economia blu

Le Autostrade del Mare sono la principale attività di molti scali portuali italiani e, se si esclude il transhipment, ovvero i trasbordi di container da una nave a un’altra, il maggiore segmento del traffico di merci del Paese. Infatti, nel 2014 più di 84 milioni di tonnellate di merci sono transitate nei porti italiani all’interno di camion o semirimorchi, di cui 30 milioni provenienti o diretti a porti di altri Paesi del Mediterraneo. È quanto emerge dal seminario di Confcommercio “Le vie del mare per la crescita” che si è tenuto a Roma. Continua a leggere

Palenzona: “Tempo perso e progetti mai realizzati, la politica cambi strada”

“L’Italia non potrà avere un futuro se non ci sarà continuità nella politica, se non ci sarà un governo forte e duraturo capace di progettare e realizzare nuove infrastrutture in tempi brevi e certi. Senza questo il Paese sarà costretto a ripetere le colossali stupidaggini alle quali abbiamo esistito negli ultimi anni. Un esempio? Il Ponte sullo Stretto di Messina. Abbiamo avuto un Governo che l’ha approvato, che ha detto all’Europa che l’Italia era pronta a realizzarlo. Poi quel Governo è caduto e chi è subentrato alla guida del Paese ha cancellato tutto. Poi di nuovo è cambiato Governo e il Ponte è tornato fra le priorità, quindi nuovo cambio di Governo e il Ponte sullo Stretto è stato di nuovo smontato…”. Con queste parole Fabrizio Palenzona, presidente onorario di Conftrasporto, ha lanciato l’invito al Governo a intervenire prima che l’Italia perda ulteriormente competitività, rendendo una crisi già profondissima ancora più grave. Continua a leggere

Uggè: “Il Nord Africa pronto a sorpassare l’Italia nel traffico merci via mare”

“Nodi da sciogliere per competere”. È questo il tema che Confcommercio ha posto all’attenzione del Governo per il rilancio e il recupero di competitività. Un tema che ha fra i suoi argomenti principali la questione dei porti, il cui sviluppo e la cui funzionalità possono consentire di recuperare quel 30 per cento di merci oggi sdoganate nei porti del nord Europa. L’obiettivo da raggiungere è quello di sfruttare al meglio i sei giorni di competitività che i porti nazionali, grazie alla loro posizione strategica nel Mediterraneo, hanno rispetto ai competitor. Continua a leggere