Sì dalla Camera al decreto, da oggi l’autotrasporto viaggia più sicuro

“Da oggi l’autotrasporto merci in Italia viaggia più sicuro, garantendo maggiore sicurezza non solo a decine di migliaia di lavoratori ma anche a milioni di automobilisti che ogni giorno percorrono strade e autostrade”. Così Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato, a caldo, l’approvazione da parte della Camera, con i soli voti della maggioranza (304 sì, 251 no e due astenuti), degli emendamenti per l’autotrasporto. “Con il via libera alla Camera il mondo dell’autotrasporto italiano potrà finalmente raccogliere i frutti di un’intesa che ha visto la condivisione di realtà associative che rappresentano milioni di imprese, apre una fase nuova dove al centro c’è la sicurezza”, ha commentato sempre Uggè. Continua a leggere

«Il Parlamento dia la precedenza alla sicurezza dei trasporti»

Gli emendamenti sulla sicurezza dell’autotrasporto contenuti nel decreto legge conosciuto come il “Tirrenia” e in attesa di essere convertito il legge dalla Camera  sono così importanti per la sicurezza  dell’autotrasporto, e dunque della collettività, da meritare di essere discussi prima di altri punti. È quanto chiede in una lettera aperta ai capigruppo delle forze politiche presenti in Parlamento il presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè, che nel documento riassume anche i capitoli principali dell’accordo sull’autotrasporto raggiunto dopo sette mesi di trattative fra il governo e  da tutte le federazioni più rappresentative dell’autotrasporto (ben 11 su 12), compresa quella aderente a Confindustria. Ecco il testo della lettera. Continua a leggere

Chi sottopaga i trasporti sa che mette in pericolo migliaia di vite

Sono intervenuti in molti per commentare la decisione del Governo di emanare un decreto legge sull’autotrasporto. Esperti e giuristi si sono affannati a interpretare, senza tuttavia approfondire a fondo né le ragioni che hanno portato all’approvazione del decreto, né i contenuti reali. Stiamo parlando di un provvedimento urgente che ha recepito i contenuti dell’accordo raggiunto, dopo sette mesi di estenuanti trattative, tra governo, utenza e autotrasporto. Continua a leggere

Perché Confindustria non segue
i trasportatori sulla strada giusta?

Coniugare l’esigenza di semplificare alcune operazioni di trasporto; consentire alle parti, attraverso libere trattative, di definire i corrispettivi del servizio prestato; rafforzare sia i poteri di controllo delle forze preposte sia le tutele in grado di assicurare che le operazioni di trasporto si realizzino nel rispetto delle disposizioni sulla sicurezza: sono questi gli obiettivi che per mesi il mondo dell’autotrasporto ha faticosamente inseguito e che ora stanno per diventare realtà, grazie all’accordo sull’autotrasporto raggiunto grazie alla determinazione e buona volontà di tutte le componenti interessate, e in particolare del sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino che è riuscito, con pazienza e determinazione, a portare in porto una non facile trattativa. Continua a leggere

Sistri, il nuovo sistema non piace:
“È complesso e troppo costoso”

Sono in arrivo le prime scadenze indicate dal Sistri, il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti che sostituirà gradualmente il registro di carico e scarico, il formulario e il Mud. Entro fine mese molte aziende dovranno iscriversi al Sistri, mentre per le piccole imprese (quelle fino a 50 dipendenti) ci sarà tempo fino al termine di marzo. Il Sistri non piace proprio e il giudizio arriva anche dal responsabile dell’Ufficio Ambiente di Cna Como, Alberto Novati (nella foto), che giudica il sistema “Troppo complesso e troppo costoso”. Continua a leggere

Sistri, una buona idea che rischia di provocare effetti contrari

A neanche un mese dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Sistri, sistema elettronico per la tracciabilità dei rifiuti, ha già sollevato decine di osservazioni e perplessità anche gravi fra gli operatori del settore, soprattutto fra le aziende strutturate e che operano alla luce del sole. Infatti, solo approcciando i cardini del sistema, un addetto ai lavori scopre subito le grosse lacune che rischiano di tagliare definitivamente fuori queste aziende. Continua a leggere

Trasporto rifiuti, qualche norma è da buttare in pattumiera

Non è dato sapere se sia una sorta di maledizione o altro, ma nel nostro Paese, anche quando si opera per realizzare interventi utili o addirittura all’avanguardia, si trova sempre qualcuno che si invischia in soluzioni e norme che servono solo a non raggiungere l’obiettivo e, oltre al danno la beffa,  addirittura penalizzano l’attività degli imprenditori. È il caso delle nuove norme che il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha emanato per istituire un sistema di controllo e tracciabilità nel trasporto dei rifiuti.

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Trasporto dei rifiuti, arriva
un sistema di controllo informatico

“Legalità, trasparenza, risparmio, semplificazione, informatizzazione. Sono questi gli obiettivi a cui puntiamo con l’introduzione del Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali”: con queste parole il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha presentato il nuovo sistema di controllo del trasporto del rifiuti. “Una massa di rifiuti, oltre 147 milioni di tonnellate all’anno, il 10 per cento dei quali pericolosi – prosegue la nota del Ministero – che richiedono precisi adempimenti per lo smaltimento. Sono gli stessi rifiuti su cui hanno costruito una parte del loro business le ecomafie, affari criminali per il territorio e per la salute pubblica. D’ora in poi ogni rifiuto speciale potrà essere seguito in qualsiasi fase della filiera produttiva, dalla produzione allo smaltimento”. Continua a leggere

Sui rifiuti pericolosi occorre
distinguere la pericolosità dei reati

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La tracciabilità dei rifiuti, in particolar modo di quelli pericolosi, è importantissima e il nuovo progetto di legge al quale sta lavorando il Governo (che prevede anche una forma elettronica dei documenti di trasporto) è vista positivamente dal mondo degli autotrasportatori, preoccupati però dalle possibili sanzioni. “Senza una gradualità della pena”, spiega Claudio Fraconti, vice presidente nazionale di Fai Conftrasporto e presidente dell’associazione Imprenditori Nord Milano, “c’è il rischio che un autotrasportatore che ha commesso un errore veniale venga trattato e punito alla stregua di un delinquente che abbia affondato in mare una nave carica di veleni”.

80 milioni di tonnellate di merci
pericolose esigono sicurezza

Un grande stupore. Lo ha provato Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo,  leggendo l’articolo riguardante il trasporto su gomma delle merci pericolose pubblicato su Stradafacendo. Uno stupore motivato dalla quantità “impressionante “anche per un addetto ai lavori”  di merci pericolose trasportate ogni anno sulle strade italiane. “80 milioni di tonnellate di merci pericolose trasportate ogni anno sono una cifra impressionante, anche per chi, come me che ci lavoro, conosce bene la realtà del mondo del trasporto, ma soprattutto sono cifre che ci impongono di prestare una sempre maggiore attenzione ai temi della sicurezza”, commenta Doriano Bendotti.

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Uggè: senza tracciabilità non può
esserci sicurezza per strada

«La nuova scheda di trasporto deve assicurare l’assoluta tracciabilità nelle operazioni di trasporto,  consentendo di poter ricostruire qualsiasi operazione e di poter individuare le singole responsabilità di tutti coloro che sono protagonisti della spedizione e della consegna di una merce, dal produttore al destinatario finale». Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato le dichiarazioni del sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, intervenuto sul “caso scheda di trasporto” per rassicurare sulla volontà del Governo di garantire la sicurezza sulle strade, garanzia che passa proprio attraverso l’istituzione della nuova scheda.   Continua a leggere