Tir assassini? Ecco come fermarli. E come combattere chi li vuole far viaggiare

Gli italiani vogliono davvero più sicurezza sulle strade? E sanno che esiste una legge che impone i costi minimi per la sicurezza dell’autotrasporto, ovvero costi al chilometro al di sotto dei quali risulta impossibile per un’impresa di trasporto far circolare sulle nostre strade e autostrade mezzi pesanti sicuri, sottoposti a un’adeguata  manutenzione, con pneumatici non lisci, con al volante professionisti della guida e non poveri “disperati” extracomunitari costretti a guidare per 12 ore per poche centinaia di euro al mese? Il Governo ha dato disposizione alle prefetture e alle forze dell’ordine per intensificare i controlli sulle strade e su tutta la filiera dell’autotrasporto? E gli autotrasportatori, le associazioni che li rappresentano, stanno facendo tutto quanto è in loro potere per far rispettare alle imprese committenti questa legge?

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Uggè: “Tir assassini? I giornali pensino a non uccidere la verità”

Certamente l’intenzione era quella di fare informazione su quanto avviene nel mondo dei “tir” ma forse la visione di qualche film ha contribuito a far rappresentare l’intera categoria come un insieme di delinquenti che inducono, attraverso il ricatto, soggetti deboli a delinquere. Non è così! Il tentativo di rappresentare una categoria di imprenditori che, nella gran parte, agisce nel rispetto delle regole, come un’associazione a delinquere, dove malavita e sopraffazione trova terreno fertile, non è aderente alla realtà. Affermiamo subito che quanto contenuto nell’articolo apparso su Repubblica oggi, venerdì 15 ottobre, a firma Luigi Carletti, riporta episodi avvenuti, su alcuni dei quali stanno indagando sia la magistratura sia lo stesso ministero, ma si rifanno a episodi verificatisi mesi or sono. Da qui una prima constatazione: o i controlli per far rispettare le leggi non si attuano nel modo adeguato, o i casi sono oggettivamente pochi. Continua a leggere

I tir sono assassini? Spesso
i mandanti sono i committenti

“È giusto denunciare, come ha fatto il TG1 nell’edizione serale di mercoledì 21 aprile,  i tanti casi di  padroni senza scrupoli che costringono gli autisti di tir a turni massacranti con elevatissimi rischi per la sicurezza stradale, ma altrettanto giusto sarebbe denunciare l’esistenza di moltissimi committenti, a volte aziende di primissimo piano dell’economia nazionale, che sono i veri e propri “mandanti” di questo fenomeno. Imprese che impongono di fatto agli autotrasportatori di violare la legge, obbligandoli a portare a destinazione le proprie merci chiedendo tempi di consegna che solo violando la legge è possibile rispettare”. È questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che il presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè ha inviato al direttore del Tg 1, Augusto Minzolini, dopo la messa in onda di un servizio  che denunciava i troppi viaggi fuorilegge di moltissimi tir sulle nostre strade. Continua a leggere