Ai camionisti piace la giornalista, Setta e Gruber meglio della Canalis

C’era una volta il calendario appeso in cabina, con la bellona di turno, il suo lato B e spesso anche il lato A in bella mostra. Ma ora i camionisti hanno cambiato gusti. Niente più veline, miss e showgirl. Gli autisti moderni apprezzano di più i cervelli dei corpi. Come riporta il TgCom (clicca qui per leggere l’articolo completo), le ex veline Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia hanno perso il trono di sexy bellezze più amate dai camionisti. Meglio il fascino serio e impegnato delle giornaliste Monica Setta (nella foto) e Lilli Gruber. A rivelare l’evoluzione nel gusto della categoria dei camionisti italiani è uno studio coordinato dall’associazione “Donne e qualità della vita”, presieduto dalla sessuologa Serenella Salomoni e condotto su un campione di 500 autotrasportatori italiani. Continua a leggere

Sul TG3 le storie dei camionisti
vittime del lavoro dimenticate

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Vittime di incidenti stradali oppure, più correttamente, morti sul lavoro? Come “catalogare” le decine di camionisti che ogni anno perdono la vita (sono stati 108 solo nel 2008) svolgendo il loro lavoro quotidiano al volante di tir,  consentendo alle famiglie di trovare i prodotti nei supermercati e i medicinali nelle farmacie, alle industrie e ai laboratori artigianali, agli uffici di poter ricevere le materie prime, gli strumenti di lavoro necessari per proseguire la propria attività? Un tema “scomodo” quello dei camionisti vittime sulle strade, un tema che spesso le grandi emittenti televisive, la grande carta stampata nazionale ha evitato ed evita, perché dei camionisti è meglio parlare solo quando sono “assassini” e non “vittime”. Anche se nella stragrande maggioranza sono povere, innocenti vittime. Come il padre di famiglia (con una bimba di pochi mesi) di Bergamo protagonista del servizio andato in onda domenica 14 febbraio alle 19 su Rai 3 nel corso del Tg regionale. Un servizio che ha visto, fra gli intervistati anche Doriano Bendotti, della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, da sempre schierato in prima linea nella campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vittime del lavoro colpevolmente dimenticate dal Paese: i camionisti.