I petrolieri: sui rincari dei carburanti pesano gli aumenti delle accise

Il vertiginoso aumento del prezzo della benzina, +20,8 per cento in un anno (clicca qui per leggere l’articolo di Stradafacendo), sta mandando su tutte le furie gli automobilisti. Ma i petrolieri non ci stanno a prendersi tutte le colpe e puntano il dito contro le accise. Confrontando aprile su aprile, spiegano dall’Unione petrolifera, bisogna tenere conto dell’aumentato carico fiscale intervenuto nel frattempo. Secondo i calcoli dei petrolieri, nel corso dell’ultimo anno, la sola componente accise (senza Iva, nel frattempo passata al 21 per cento e che si scarica anche sul prezzo industriale) per la benzina è aumentata del 23 per cento e per il gasolio del 37 per cento. Continua a leggere

“La Manovra è una spada di Damocle. Dobbiamo difendere gli autotrasportatori”

“Cari autotrasportatori, gentili colleghi, l’autotrasporto italiano sta vivendo un periodo molto difficile e sono tantissimi i problemi che le nostre aziende vivono tutti i giorni”. Inizia così la lettera che il presidente di Fai Sicilia e vicepresidente di Fai, Giovanni Agrillo, ha voluto scrivere a tutti i suoi colleghi. “La crisi economica in cui versa il nostro Paese sta incidendo fortemente e negativamente sul nostro presente e rischia di compromettere il nostro futuro”, spiega Agrillo. “Molti dei nostri colleghi sono stati costretti, negli ultimi anni, a spegnere i loro camion, molti altri combattono per la sopravvivenza schiacciati da una committenza senza scrupoli, che punta alla riduzione dei prezzi oltre il possibile, e uno Stato che ci chiede un notevole sacrificio per superare la crisi. Continua a leggere

Superbollo per le auto più potenti, il pagamento è da fare entro il 10 novembre

Si deve pagare entro il 10 novembre il superbollo per le auto con potenza superiore ai 225 kw. È infatti diventato operativo il decreto legge che prevede l’applicazione di un’addizionale erariale di 10 euro a kilowatt per le auto super potenti. Sono tenuti al pagamento, utilizzando il modulo F24, tutti coloro che, al 6 luglio 2011, data di entrata in vigore del Decreto-Legge 6 luglio 2011, n. 98, risultino essere proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatori a titolo di locazione finanziaria, come iscritto presso il Pubblico Registro Automobilistico.  Continua a leggere

“La nuova imposta di trascrizione deprimerà il mercato dell’auto”

L’aumento dell’Ipt (l’imposta provinciale di trascrizione) ha scatenato la preoccupazione degli automobilisti, ma anche di chi con le auto ci lavora. La filiera del settore ha così deciso di comprare due spazi sul Corriere della Sera e su Repubblica per chiedere ai deputati di “valutare in un’altra prospettiva questa norma”. “Questo provvedimento”, scrivono Anfia, Federauto, Unrae, Aniasa, Assilea e Unasca, “insiste nel penalizzare gli automobilisti italiani, già vessati da incrementi fiscali che non hanno eguali in Europa introducendo una pericolosa disparità di trattamento tra i cittadini”. La misura, infatti, non dovrebbe essere applicata nelle regioni a statuto speciale e nelle provincie autonome. Continua a leggere

Altra stangata per le auto, contestata la nuova Ipt: “Caleranno le vendite”

È un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dalle associazioni del settore auto. In un comunicato congiunto Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto e Unrae esprimono tutta la loro preoccupazione per l’eliminazione dell’attuale sistema di pagamento dell’Ipt, l’imposta provinciale di trascrizione. Come già anticipato da Stradafacendo (clicca qui per leggere l’articolo) ora infatti si paga un’Ipt fissa, di solito inferiore ai 200 euro, mentre in futuro l’imposta sarà variabile e, sicuramente, più cara. L’eliminazione del contributo fisso, confermata dal decreto legge anti-crisi, per le associazioni del settore auto avrà un “effetto depressivo per tutto il settore automotive, con conseguente perdita di posti di lavoro nell’intera filiera”. Continua a leggere

Altro ritocco alle accise, salgono i prezzi da Ip, Q8, Tamoil e TotalErg

Dopo il maxi-aumento di martedì (clicca qui per leggere l’articolo di Stradafacendo), questa mattina i prezzi di benzina e diesel sono tornati a salire a causa del nuovo aggiustamento alle accise (+0,19 centesimi) deciso per finanziare cinema, spettacoli e interventi culturali. Dal monitoraggio di Quotidiano Energia emerge infatti che questa mattina hanno ritoccato i prezzi raccomandati Ip (+0,6 cent sulla benzina, +1,3 cent sul diesel), Q8 (+0,5 cent su entrambi i prodotti), Tamoil (+0,3 cent su tutte e due i carburanti) e TotalErg (+1 cent sulla verde, +0,3 cent sul diesel). Continua a leggere

In Svizzera il mercato auto non è in crisi. E chi compra paga in contanti

Il mercato dell’auto è in crisi in Italia ma non in Svizzera, dove è stato registrato il 10 per cento di vendite in più rispetto all’inizio del 2010. E, udite udite, i ricchi svizzeri quando cambiano la macchina pagano “cash”. Comparis.ch ha infatti svolto un sondaggio su 1120 persone in tutta la Svizzera che ha analizzato il rapporto della popolazione con il finanziamento delle automobili. Tre automobili su quattro in circolazione sono state pagate in contanti. Soltanto un’auto su sette, cioè il 14 per cento, è stata presa in leasing e una su nove, cioè l’11 per cento, è stata finanziata in altro modo. Continua a leggere

L’idea dell’Unione europea: tassare i Tir per il rumore e l’inquinamento

Un’altra tassa sta per piombare sul mondo dell’autotrasporto. Oggi, la commissione Trasporti del Parlamento europeo ha infatti adottato un compromesso per tassare i camion con un peso superiore alle 3,5 tonnellate per i rumori e l’inquinamento prodotto lungo i grandi assi viari dell’Unione europea. Il compromesso sulla cosiddetta “eurovignetta”, secondo quanto rende noto il gruppo dei Socialisti e democratici del Parlamento, apre ora la strada al negoziato tra il Parlamento e il Consiglio Ue per trovare un accordo che consenta di evitare la procedura di conciliazione. Continua a leggere

Agrigento, pedaggio per i pullman diretti alla Valle dei Templi

In tempi di ristrettezze economiche, anche la Pubblica Amministrazione si deve inventare nuove forme di tassazione. Il consiglio comunale di Agrigento ha così varato un pedaggio per i pullman turistici che sostano lungo il perimetro della splendida Valle dei Templi. Sono 12mila i pullman che mediamente in un anno accompagnano i turisti a scoprire questa straordinaria zona archeologica. Un numero che comporterebbe l’ingresso nelle casse comunali di quasi 600mila euro all’anno se ogni pullman pagasse la modica cifra di 50 euro (circa 1 euro a passeggero). Continua a leggere

Aumenta l’accisa sui carburanti, infuriati consumatori e benzinai

“Abbiamo abolito l’aumento di un euro sui biglietti del cinema e finanziato stabilmente la tax credit, con risorse che derivano dalle accise sulla benzina: un piccolo sacrificio di uno o due centesimi, che tutti gli italiani saranno lieti di poter fare”. Le parole pronunciate dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, se da un lato hanno fatto felici gli amanti del cinema, dall’altro hanno fatto imbestialire automobilisti, associazioni dei consumatori e gestori delle pompe di benzina. “Una follia”, ha commentato il Codacons. Continua a leggere

Accise sul gasolio, Anita si rivolge alla Commissione europea

Contro il caro gasolio, che incide sensibilmente sui costi delle imprese di autotrasporto, scende in campo anche Anita. L’associazione di Confindustria ha infatti presentato alcune proposte alla Commissione europea che sta lavorando alla modifica alla Direttiva comunitaria 2003/96 al fine di definire una diversa metodologia della tassazione dell’energia. “In Italia le accise sul gasolio sono tra le più alte in Europa”, spiega Anita in un comunicato. “Questo pone le nostre imprese in notevole svantaggio rispetto a quelle di altri Paesi. Il gasolio incide per il 20-30 per cento sui costi di esercizio delle imprese di autotrasporto e l’accisa per il 40 per cento circa sul prezzo alla pompa”. Continua a leggere

Carburanti, è colpa delle tasse? “Nel resto d’Europa sono più alte”

C’è anche una voce fuori dal coro. Mentre tutti o quasi chiedono al governo di intervenire per calmierare il prezzo dei carburanti riducendo le imposte, la Cgia di Mestre espone una teoria diversa. Secondo l’associazione artigiani il peso delle tasse sui carburanti è tra i più bassi d’Europa. In Italia, l’incidenza percentuale delle tasse sul prezzo di un litro di benzina ha toccato il 55,1 per cento, mentre la media europea è del 58,3 per cento. Così si scopre che il peso delle tasse e delle accise sul prezzo alla pompa è molto più alto in altri Paesi: come nel Regno Unito (62,5 per cento), nei Paesi Bassi (62 per cento), in Germania (61,3 per cento) e in Francia (58,4 per cento). Continua a leggere

“Tagliare le accise”: lo chiedono consumatori e distributori

Con il prezzo dei carburanti alle stelle (anche oggi i listini sono stati ritoccati verso l’alto) si alza a gran voce la richiesta al governo di tagliare le accise. “È indispensabile mettere mano alla leva fiscale per ridurre la pressione del prezzo dei carburanti”, hanno affermato Luca Squeri, presidente della Figisc, e Stefano Cantarelli, presidente dell’Anisa, le associazioni che raggruppano i gestori, rispettivamente, degli impianti di distribuzione della rete stradale e della rete autostradale, aderenti a Confcommercio. Continua a leggere

Respinto il ricorso del Comune, resta sospeso l’ecopass di Messina

L’ecopass di Messina rimane sospeso. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che, con un’ordinanza del 21 gennaio,  ha respinto l’impugnazione presentata dal comune di Messina. “Il Consiglio di Stato”, ha dichiarato il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, “ha ritenuto opportuno non sospendere l’efficacia della sentenza del Tar del Lazio, che lo scorso 4 novembre aveva accolto il ricorso presentato dal nostro Comune, assieme a due associazioni di categoria degli autotrasportatori, per l’annullamento dell’ecopass istituito dal Comune di Messina”. Continua a leggere

Svizzera, dopo dieci anni la tassa
sui camion è ancora indigesta

Sono passati dieci anni dall’introduzione in Svizzera della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (meglio nota con la sigla TTPCP), ma i risultati sperati, ossia la riduzione del traffico su gomma a favore di quello su rotaia, non ci sono stati. Una vera doccia gelata per la Svizzera, che ha investito e sta investendo milioni e milioni di franchi per la cosiddetta AlpTransit, ovvero l’attraversamento delle Alpi su rotaia, con l’ambizione di eliminare tutti i camion in transito dal Sud al Nord dell’Europa. Continua a leggere