Sistri, il Governo promette i rimborsi e intanto anticipa ad aprile le sanzioni

Il ministero dell’Ambiente sta valutando la possibilità di rimborsare i contributi versati dalle imprese della filiera dei rifiuti per l’iscrizione al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, per gli anni dal 2010 al 2012, tramite restituzione o compensazione sui futuri oneri da versare. Lo ha annunciato il sottosegretario di Stato all’Ambiente, Silvia Velo, in risposta a un’interrogazione parlamentare presentata alla Camera da Patrizia Terzoni dei Movimento 5 Stelle. Si tratta di contributi indebitamente versati dalle imprese per il sistema che negli anni 2010, 2011, 2012 non ha invece operato. Continua a leggere

Sistri, dopo Conftrasporto anche Cna chiede la cancellazione dei pagamenti

Dopo la denuncia del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti (“il Sistri, sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, è obsoleto e  va cambiato”), dopo l’immediata presa di posizione del presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggé (“allora il Governo sospenda immediatamente  l’obbligo del contributo per il Sistri per le imprese dell’autotrasporto), anche i responsabili di Cna sono scesi in campo sul “caso Sistri”, applaudendo “le dichiarazioni del ministro Galletti, che ha annunciato una nuova gara da tenersi a breve per sostituire l’obsoleto sistema di tracciabilità dei rifiuti”. Continua a leggere

Confcommercio: “Il Governo sospenda il pagamento del Sistri per l’autotrasporto”

“Il Governo deve emanare quanto prima un provvedimento che garantisca la tracciabilità dei rifiuti e al tempo stesso l’interoperabilità, senza gravare in oneri e in burocrazia sulle imprese, iniziando da subito a sospendere l’obbligo del contributo per quelle dell’autotrasporto”.  A chiederlo è il vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggé, che  commentando le dichiarazioni del del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti,  secondo il quale  il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti è “un sistema obsoleto e che va cambiato” si è domandato che senso abbia dover pagare un sistema che non ha mai funzionato e che lo stesso rappresentante del Governo ha bocciato. Continua a leggere

Troppi danni, anche d’immagine: Selex abbandona il progetto Sistri

“Evitare nuovi, ingenti danni, anche di immagine, in aggiunta a quelli, molto significativi, già subiti nel corso della durata del contratto, le cui previsioni sono state, peraltro, eseguite correttamente e diligentemente”. Con questa motivazione, in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, i responsabili di  Selex Service Management (gruppo Finmeccanica) hanno comunicato la decisione “di cessare la gestione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri, creato dal ministero dell’Ambiente nel 2009, oltre la scadenza contrattuale del prossimo 30 novembre”. Secondo i responsabili dell’azienda del Gruppo Finmeccanica, “i numerosi interventi sul Sistri – avvenuti senza alcun coinvolgimento della società – hanno comportato un enorme squilibrio contrattuale”. Continua a leggere

Uggé: “Decisione folle sul Sistri, il governo almeno sa quello che sta facendo?”

Se non son matti non li vogliamo” Ha ripescato il titolo di una vecchia commedia veneta adattata anche per il grande schermo  il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè per commentare l’emendamento, approvato in Commissione sul decreto competitività, con cui è stato deciso di togliere l’affidamento del Sistri alla Selex prorogando però contestualmente l’incarico di un anno per “traghettare” il progetto del sistema di monitoraggio del rifiuti pericolosi (mai entrato in funzione in quattro anni e  finito al centro di scandali e indagini giudiziarie) in attesa di un nuovo concorso europeo. “Non saprei come  commentare altrimenti il senso dell’emendamento”, ha detto Paolo Uggè che rivolge una precisa domanda al Governo: “Cosa succederà ora per il versamento del contributo? Continua a leggere

Sistri da manicomio: l’affidamento è tolto ma la Selex ottiene una proroga per il 2015

Il Sistri, il sistema di tracciabilità di rifiuti pericolosi divenuto ormai famoso per  aver scalato la classifica delle grandi vergogne d’Italia, non sarà più affidato alla Selex , la società del gruppo Finmeccanica che dopo averlo progettato quattro anni fa non è mai stata praticamente in grado di farlo funzionare. La buona notizia, attesissima dal mondo dell’autotrasporto, obbligato in tutto questo tempo a pagare, a costi elevatissimi, un servizio mai erogato, è giunta nelle ultime ore accompagnata però da un’altra  notizia tutt’altro che positiva: l’affidamento cesserà sì, ma dal  31 dicembre 2015, come previsto dall’emendamento al decreto competitività approvato dalle commissioni Industria e Ambiente al Senato. Continua a leggere

Sistri, nello scandalo rifiuti anche l’appalto sa di marcio. Lo buttiamo in pattumiera?

“Il ministero dell’Ambiente sta valutando l’opportunità di cancellare il Sistri così come fino a oggi concepito per riprogettarlo da zero, alla luce delle violazioni e illegittimità nell’affidamento a Selex che sarebbero state individuate da chi deve vigilare sui contratti pubblici? Finalmente! Dopo anni durante i quali è stato fatto pagare a migliaia d’imprese un servizio mai entrato in funzione, dopo anni persi per cercare di aggiustare un meccanismo inaggiustabile perché mal progettato e peggio realizzato, dopo rinvii inspiegabili, titubanze incomprensibili o tentativi privi di alcun senso come quello di escludere solo le piccole imprese, visto che quanto se un sistema non funziona va abrogato per tutti, finalmente assistiamo a prese di posizione che chiedono l’abrogazione del sistema”. Continua a leggere

Abroghiamo il Sistri: la raccolta di firme con la petizione di Cna è online

www.abroghiamoilsistri.it. È questo il sito sui cui potrà cliccare chi vorrà firmare la petizione on line per cancellare il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti da quattro anni al centro di polemiche (ma anche di inchieste giudiziarie) per il suo mancato funzionamento che non ha però impedito al Governo di renderlo obbligatorio, costringendo migliaia di imprese a subire oltre al danno (economico, quantificabile in decine di milioni di euro per le sole imprese di autotrasporto) la beffa (dovendo pagare per un servizio che si sa già in partenza che non funzionerà). Continua a leggere

Sistri “condonato” per le imprese minori? È scontro fra Conftrasporto e Cna Fita

“Nella vita bisogna guardarsi sempre dai servi invidiosi e dalle persone che non sanno e quindi sono ignoranti. Compito di chi guida un’associazione di categoria è saper leggere non solo il presente ma anche le evoluzioni future”.  Usa il pugno di ferro in un guanto di velluto Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, per rispondere alle accuse lanciategli dai vertici di Cna Fita, che schierandosi al fianco del ministro dell’Ambiente nella proposta di esentare dall’obbligo di utilizzare il Sistri (il sistema di tracciamento dei rifiuti) le imprese di autotrasporto con meno di 10 dipendenti, proposta bocciata  drasticamente invece da Conftrasporto, hanno parlato di ” incomprensibili barricate della Fai Conftrasporto”  e di un presidente, Paolo Uggè , “sempre al fianco del lobbista di turno”. Continua a leggere

L’ultima beffa del Sistri? L’esenzione per le imprese di trasporto con meno dipendenti

“È incoerente esentare dall’applicazione del Sistri, il sistema per la tracciabilità dei rifiuti, le imprese di autotrasporti con meno di dieci dipendenti, perché questo significa l’esclusione di quasi il 90 per cento delle aziende, rendendo così vano l’obiettivo di combattere l’eventuale presenza di esponenti della malavita nel settore del trasporto di rifiuti. L’esenzione dall’applicazione del Sistri servirebbe solo a offrire, anche se temporaneamente, l’opportunità alle mafie di utilizzare vettori non sottoposti al sistema di tracciabilità”. Continua a leggere

Cna: “Niente Sistri per le imprese di trasporto con meno di dieci dipendenti”

“È necessario escludere dagli obblighi del Sistri le piccole e medie imprese con meno di dieci dipendenti. Lo aspettiamo con urgenza, perché le imprese sono soffocate da costi insopportabili collegati alle inefficienze del sistema che, nei casi più gravi, si trasformano addirittura nell’impossibilità di operare”.  È questa la richiesta che  Daniele Vaccarino, presidente nazionale della Cna, ha affidato a una lettera inviata al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti nella quale  il sistema per la tracciabilità dei rifiuti  viene sonoramente bocciato per l’ennesima volta a conferma non solo che quello del Sistri rappresenta uno dei più vergognosi scandali degli ultimi anni ma anche dell’incapacità della nostra classe politica ad affrontare uno scandaloso fallimento.   Continua a leggere

Sistri, dopo gli arresti il ministero annulla il contratto con Selex Finmeccanica?

Il ministero dell’Ambiente è pronto a sciogliere  il contratto con la Selex per la realizzazione del Sistri, il famoso (ma forse, visti i clamorosi fallimenti, i costi stratosferici e le inchieste giudiziarie sarebbe più il caso di dire famigerato…) sistema di tracciamento dei rifiuti? Sembrerebbe di sì, almeno a giudicare dalla risposta fornita dal sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, a un’interrogazione alla Camera dei deputati presentata dal Movimento 5 Stelle e relativa alle indagini che hanno portato all’arresto di quattro persone nei giorni scorsi. Cosa ha risposto Silvia Velo? Continua a leggere

Sospendete il Sistri e controllate se funziona. La richiesta al ministro

“Fermate il Sistri, il  sistema di tracciabilità dei rifiuti, per consentire una simulazione che consenta di testare il corretto funzionamento del sistema su un numero ridotto di operatori”. A chiederlo è  l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello, che nel suo ruolo di Coordinatore della commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni, ha rivolto l’invito, con una lettera ufficiale, al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. “Sospendere l’introduzione del Sistri  testando il sistema su un numero ridotto di operatori, senza ricadute amministrative e sanzionatorie, consentirebbe la prosecuzione delle attività delle aziende, e parallelamente la verifica del funzionamento del sistema e della sua reale efficacia”, scrive Roberto Ravello. Continua a leggere

Tutto quello che avreste voluto sapere sul Sistri è on line sul sito del ministero

Il titolo “Nota esplicativa ai fini dell’applicazione dell’articolo 11 del decreto legge 31 agosto 2013 numero 101, Semplificazione e razionalizzazione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – Sistri”,  non è certo di quelli che sembrano fatti apposta per  invogliare alla lettura e  la premessa “L’articolo 11, comma 1, del decreto legge 31 agosto 2013, n.101, modificando i  commi 1, 2 e 3 dell’articolo 188-ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, prevede un obbligo di adesione al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti  (Sistri) per i seguenti soggetti…..” non migliora granchè la situazione. Ma tant’è, questo è il linguaggio burocratese e questo è quello che le imprese devono leggere per capire come comportarsi con il Sistri, il sistema per il controllo dei rifiuti entrato in vigore, fra mille polemiche dopo i clamorosi insuccessi del passato, il 1 ottobre.   Continua a leggere

Sistri obbligatorio dal 1° ottobre. Confindustria: “Siamo preoccupati”

“Siamo estremamente preoccupati. Martedì il Sistri diventerà obbligatorio per trasportatori e gestori di rifiuti pericolosi e ancora c’è una grande mancanza di chiarezza”. Così il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, a margine di un convegno sugli appalti pubblici, a proposito del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti che sarà avviato il primo ottobre. “Il problema principale”, ha fatto notare il dg di viale dell’Astronomia, “è la mancanza degli strumenti per operare con il Sistri. In molti casi mancano le black box, le chiavette Usb e la possibilità di utilizzare i software aziendali. Su questi punti però è impossibile intervenire nei tempi fissati per l’avvio del sistema”. Continua a leggere