Ma il Governo ha almeno letto le proposte dei trasportatori sullo scandalo Sistri?

“Le associazioni (ovvero i privati) sono costrette a progettare (a proprie spese) nuove soluzioni per porre rimedio a problemi che lo Stato non solo non ha saputo risolvere, ma per i quali ha sprecato, senza ottenere alcun risultato, decine di milioni di euro. È quanto accaduto per lo scandalo (come chiamarlo diversamente) del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, che il ministro Stefania Prestigiacomo ha affidato a una società che non l’ha mai fatto funzionare, e che ora altre realtà “private”, stanno cercando di far funzionare offrendo al Governo una soluzione realmente funzionante. Ma il Governo sta almeno esaminando queste proposte (mi riferisco al progetto Setri, elaborato da Assitel e Conftrasporto, presentato ai ministeri competenti prima dell’estate) o non gli ha dato neppure un’occhiata, unendo al danno la beffa (per decine di migliaia di imprese di autotrasporto)? Continua a leggere

“Ecco il Setri, il progetto che può davvero frenare la mafia del trasporto rifiuti”

Destinatari, il ministro dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, e il ministro  dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera. Firmatari, il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, e il presidente di Assintel, Giorgio Rapari. Oggetto, l’invito a esaminare un progetto per una totale revisione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, progetto che le due associazioni, forti della loro esperienza ultraventennale nel settore della produzione di software gestionale per i rifiuti e in quello dei trasporti e della logistica, hanno commissionato a una squadra di propri tecnici e che ora mettono a disposizione dei ministeri. Con l’obiettivo di scrivere finalmente, una volta per tutte, la parola fine a una vicenda nata con le migliori intenzioni (combattere le ecomafie) ma finita nel peggiore dei modi, con la realizzazione di scatole nere costate una montagna di denaro e mai entrate in funzione, nonostante il loro “utilizzo” sia stato fatto regolarmente pagare a migliaia di imprese di autotrasporto. Continua a leggere