Recovery fund: è l’occasione per rilanciare i porti italiani ma rischia d’essere gettata in mare

I porti italiani hanno bisogno di dragaggi, di adeguamento delle banchine ai cambiamenti climatici e alla qualificazione ambientale, di una vera integrazione fra le diverse modalità di trasporto attraverso il potenziamento del disegno logistico nazionale, e le risorse del recovery fund possono essere una grandissima occasione da non perdere per far cambiare davvero rotta al Paese. Ma quanto sta accadendo è esattamente l’opposto di ciò che tutti invocano, ossia una programmazione di carattere nazionale, sotto una regia unica del Ministero, cosa peraltro prevista della riforma Delrio. Con il rischio che un mare di denaro, in arrivo dalla Comunità europea, possa essere utilizzato male, sprecato. Per l’ennesima volta. Continua a leggere

Ponte sullo Stretto di Messina, i contributi europei fanno riemergere il progetto

Con l’arrivo delle risorse del Recovery Fund, la super iniezione da 750 miliardi di euro da raccogliere attraverso una emissione comune di bond e da distribuire ai Paesi membri  dell’Unione europea, per superare la crisi economica globale causata dalla pandemia, potrà essere riesaminata anche la possibilità di realizzare il nuovo ponte sullo Stretto di Messina? Un’ipotesi tutt’altro che da escludere, come ha confermato anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ai microfoni di Radio Anch’io su Radio1 Rai Continua a leggere