Caporalato sui taxi: se non si ferma questo pericolo lo sciopero del 21 novembre si farà

Lo sciopero dei taxi frena, pronto a fermarsi? No, è pronto a partire regolarmente. Se l’incontro tra i rappresentanti delle associazioni di settore e il viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini doveva servire a fare chiarezza sulla manifestazione di protesta dei conducenti di auto pubbliche in programma per il 21 novembre, beh è buio pesto. Impossibile capire cosa accadrà, anche perché le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti del Governo proprio al termine dell’incontro “di chiarimento” vanno in direzione diametralmente opposte a quelle fatte dai sindacati. “Sono ottimista e non è detto che ci sarà sciopero”, ha detto Riccardo Nencini uscendo dall’incontro; “dal governo dovranno arrivare assicurazioni sostanziali oppure lo sciopero dei taxi del 21novembre verrà confermato”, ha  affermato, quasi in contemporanea, il  presidente nazionale di Uritaxi, Claudio Giudici, secondo il quale i passi in avanti “compiuti  rispetto alle aberranti ipotesi presentate dal Governo, solo in forma verbale, lo scorso19 ottobre” , non sarebbero sufficienti. Anche perché, ha detto sempre il rappresentante di Uritaxi  “l’ipotesi di riforma governativa continua a presentare dei mostri sia di carattere giuridico sia economico come la scelta di far entrare le multinazionali in questo settore. Continua a leggere