Tagli alle accise sul gasolio? “Così si tagliano solo le possibilità di far ripartire l’economia”  

Forse nelle prossime settimane il nostro Paese potrebbe avere un Esecutivo che eviti un nuovo ricorso alle urne. Un traguardo che moltissimi si augurano venga raggiunto, a iniziare dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha nuovamente sollecitato nei giorni scorsi l’insediamento di un Governo per sterilizzare le clausole di salvaguardia su Iva e accisa (ovvero la norma che prevede l’aumento automatico nel caso lo Stato riesca a reperire le risorse pianificate) ed evitare possibili conseguenze negative che si scaricherebbero su cittadini e imprese, determinando una riduzione dei consumi e un ulteriore indebolimento di una ripresa economica che già arranca. “ Continua a leggere

Cernobbio crocevia per capire quali strade seguiranno il lavoro e il commercio in futuro

Lo scenario europeo e mondiale, le nuove opportunità commerciali che potrebbero essere aperte della via della Seta, i modelli di riferimento e le eccellenze del mondo produttivo, dei trasporti e della logistica, il ruolo delle istituzioni e dei territori: sono diversi e sutti di strettissima quanto importante attualità i temi al centro della terza edizione del Forum Internazionale Conftrasporto organizzato da Confcommercio, in collaborazione con Ambrosetti, che si svolgerà lunedì 9 e martedì 10 ottobre al Grand Hotel Villa d’Este a Cernobbio, sulle rive del lago di Como. Un appuntamento che sarà aperto dalla conferenza stampa del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e del presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, che lunedì alle 11 forniranno ai rappresentanti della comunicazione i dati principali emersi dall’analisi realizzata dai responsabili dell’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con Isfort con le previsioni del trasporto merci in Italia. Continua a leggere

No regole, no parti: nell’autotrasporto e nella logistica lavora solo chi non sgarra

No regole, no parti. Potrebbe essere questo lo slogan (che fa il verso a un famoso spot pubblicitario) per una campagna che racconti quale strada deve imboccare il mondo del trasporto e della logistica per far sì che chi rispetta le regole possa lavorare e chi non le rispetta debba restare a piedi. Un “nuovo corso” di cui si è occupata, finalmente verrebbe da dire, anche la Cisl che sul proprio giornale, Conquiste del lavoro, ha dedicato un servizio a quanto sta avvenendo in questo mondo, raccontando delle 16 mila imprese che hanno chiuso dal 2009 al 2013; delle forme di caporalato che prendono sempre più piede; dello Stato incapace di fermare l’evasione fiscale e contributiva. Fotografando così una situazione destinata, senza interventi immediati, a innescare da un lato una bomba sociale per lo squilibrio tra il personale in attività, che assicura la pensione, e quello che la pensione, avanti di questo passo, rischia di perderla per sempre e a ridurre, dall’altro, le entrate fiscali e a spalancare , cosa ancor peggiore, le porte alla criminalità organizzata. Continua a leggere

Camionisti brutti, sporchi e cattivi? Chi li dipinge così non sa la loro importanza

Troppo spesso quando coloro che decidono le strategie politiche ed economiche,  i cosiddetti policy makers, e l’opinione pubblica si occupano dei trasporti, le attenzioni vengono rivolte principalmente agli effetti negativi che questi generano: consumi energetici, inquinamento, congestione sono gli argomenti dominanti. Come se valutando un farmaco del foglio illustrativo ci si limitasse a leggere la parte dedicata agli effetti collaterali, tralasciando le indicazioni terapeutiche. L’obiettivo dell’analisi che Conftrasporto – Confcommercio ha presentato mercoledì 14 maggio a Roma, al convegno “Trasportare l’economia”, è stato proprio quello di provare a evitare, per una volta, un approccio parziale (e con una visuale distorta) ai temi del trasporto e della logistica, evidenziando come si debbano invece superare i vincoli sulle percorrenze e sulle dimensioni e frequenze dei carichi e sottolineando come oggi sia solo facile retorica e pura utopia parlare di chilometro zero, immaginando che tutti vendano solo nella stessa zona in cui producono. Continua a leggere