Morti e feriti sulle strade tornano a salire. La colpa è di chi “taglia” la sicurezza

“Regole chiare e controlli puntuali su strade e autostrade perché siano rispettare. Solo così si può garantire più sicurezza per milioni di persone che ogni giorno si spostano attraverso l’Italia su due, quattro o più ruote”. Ad affermarlo, quattro anni fa, era stato Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, schierandosi  in difesa della legge sui costi minimi per la sicurezza del trasporto merci, legge che, aveva sottolineato Uggé,  aveva contribuito “a far scendere il numero di morti e feriti nel 2011, rispetto all’anno precedente con un calo dei feriti dei conducenti di mezzi pesanti  diminuito addirittura di oltre l’11 per cento”. Regole e controlli sono le parole chiave anche del messaggio che Paolo Uggè ha deciso di ribadire oggi, all’indomani della diffusione di nuovi dati relativi agli incidenti e alla sicurezza stradale.  Continua a leggere

Assassini stradali? Guidano già senza patente, il sequestro può solo farli ridere

“In queste ore tutti fanno un gran parlare del nuovo reato di omicidio stradale, ma nessuno si pone una domanda. Perché in Europa invece non se ne parla? La risposta è semplice: perché in molti Paesi della Comunità invece di creare nuove leggi che hanno il solo scopo di gettare fumo negli occhi a chi chiede più sicurezza, ai familiari di vittime della strada, ai responsabili di associazioni, si preoccupano di assicurare controlli sulle strade. Mettendo centinaia di pattuglie nei punti strategici,  garantendo la certezza della pena. Ha senso oggi prevedere il ritiro della patente per 27 anni per chi guidando ubriaco o drogato ammazza una persona quando sui giornali leggiamo che gli ultimi assassini della strada guidavano senza patente? Continua a leggere

Omicidio stradale? No, grazie. L’Aduc chiede più agenti e controlli sulle strade

La proposta del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri d’introdurre il reato d’omicidio stradale trova molti sostenitori, ma anche alcuni critici. Fra questi i responsabili dell’Aduc, l’associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori  secondo i quali sarebbero altre le soluzioni da seguire, prima fra tutte quella dell’intensificazione dei controlli sulle strade. “Anche il ministro Cancellieri ha ceduto alla tentazione di utilizzare la scorciatoia del diritto penale per affrontare un problema, quello della sicurezza stradale, che avrebbe bisogno di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e della messa in sicurezza delle infrastrutture”, affermano i responsabili nazionali dell’Aduc. Continua a leggere