Uccisero un uomo durante una folle corsa in auto a Berlino: condannati all’ergastolo

Avevano deciso di sfidarsi in una corse folle nel pieno centro di Berlino, a velocità superiori ai 150 km/h, fregandosene dei semafori rossi. Una corsa interrotta da una Jeep sbucata da una strada laterale e guidata da un 69enne morto nel terrificante impatto. Un anno dopo i due automobilisti in questione, un 28enne e un 25enne, sono stati condannati al carcere a vita. È la prima volta che in Germania un automobilista viene giudicato colpevole di omicidio.  Continua a leggere

Lesioni da incidenti stradali, cosa può accadere in tribunale a chi le ha causate

Omicidio stradale e lesioni personali stradali che, con le novità introdotte recentemente dal Codice della strada, possono essere lievi o gravi, lievissime o gravissime e avere, a seconda della gravità, conseguenze che possono essere leggere o pesanti, leggerissime o gravissime. Di tutto questo e di altre novità e, soprattutto, possibili conseguenze che potranno derivare, con le nuove norme, da un incidente stradale, si parlerà  durante il convegno che Fai Bergamo ha organizzato per lunedì 20 giugno nella propria sede di via Portico 15 a  Orio al Serio e che avrà un relatore d’eccezione:  Giandomenico Protospataro, vice questore aggiunto della Polizia di Stato,  massimo esperto in materia, al punto che la notizia della sua presenza ha fatto arrivare sulla scrivania di Maura Baraldi, direttrice di Fai Bergamo, diverse domande di partecipazione da parte non solo di conducenti ma anche di rappresentanti delle forze dell’ordine del territorio. Continua a leggere

Omicidio stradale, in arrivo un’ondata di arresti? Asaps: “Allarme immotivato”

Saranno 100, 150 al massimo, gli arresti obbligatori all’anno per l’omicidio stradale. Lo stima l’Asaps, l’Associazione sostenitori amici Polizia stradale, che vuole “smontare l’allarme che ha aleggiato su qualche organo di informazione e nelle dichiarazioni di alcuni politici o addetti ai lavori, con la previsione a seguito della legge sull’Omicidio stradale di numerosi arresti per sinistri gravi, secondo alcuni nell’ordine di diverse centinaia”. Ma la realtà, sostiene l’Asaps in una nota, non è questa e l’allarme lanciato “appare veramente eccessivo e immotivato”, spiega il presidente, Giordano Biserni. Continua a leggere

Omicidio stradale, Renzi firma la legge: “Prima le pene erano troppo morbide”

“Le pene fino a oggi erano assolutamente troppo morbide”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi alla firma della legge sull’omicidio stradale a Palazzo Chigi. Legge che, ha ricordato Renzi davanti ad alcuni parenti delle vittime, ha avuto “un percorso molto combattuto”. Continua a leggere

L’omicidio stradale è legge, sì del Senato alla fiducia. Giovanardi: “Norme folli”

Via libera al disegno di legge per l’omicidio stradale. Il Senato ha infatti detto sì alla fiducia chiesta dal Governo con 149 voti a favore, tre contrari e 15 astenuti. Ora l’omicidio stradale è legge, ma non sono mancate le polemiche. “Contrariamente a quanto crede l’opinione pubblica, la nuova normativa in qualche modo favorisce drogati, ubriachi, pirati della strada che dovevano essere più severamente puniti rispetto a episodi che hanno indignato e sconvolto i cittadini, che vengono invece in qualche modo parificati a qualsiasi automobilista che si ritrovi senza dolo e colpa grave a provocare un incidente stradale, con pene superiori in certi casi a quelle che colpiscono stupratori o rapinatori”, ha detto il senatore di “Idea” Carlo Giovanardi. Continua a leggere

L’omicidio stradale diventa legge oggi? Il Governo ha chiesto il voto di fiducia

Ultimi metri per l’omicidio stradale. Il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha infatti posto la questione di fiducia sul disegno di legge, già approvato alla Camera. La prima chiama è prevista per oggi pomeriggio alle 17. “Questo governo non si deve vergognare di mettere la fiducia su un provvedimento così importante ma sono orgogliosa di porre la fiducia su un disegno di legge a tutela delle vittime della strada”, ha detto il ministro Maria Elena Boschi rispondendo al senatore Carlo Giovanardi che mentre il ministro poneva la fiducia in Aula al Senato ha gridato: “Vergogna, vergogna”. Continua a leggere

Omicidio stradale, governo battuto alla Camera. Il testo deve tornare al Senato

Il testo dell’omicidio stradale deve tornare al Senato. Questa mattina, infatti, la Camera ha approvato a scrutinio segreto un emendamento di Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) con 247 sì e 219 no malgrado il parere contrario del governo che puntava ad approvare il testo senza modifiche. Esulta Forza Italia, con Renato Brunetta che dopo il voto ha dichiarato: “Ha vinto il diritto”. Continua a leggere

Omicidio stradale, il governo incassa la fiducia: il provvedimento torna alla Camera

Nuovo capitolo legato all’omicidio stradale. Giovedì, il governo ha incassato la fiducia del Senato con 149 sì, 91 no e nessun astenuto. Il provvedimento approvato dal Senato passa ora alla Camera in quarta lettura. Non sono mancate le polemiche. Mercoledì in Aula, il presidente della commissione Giustizia Francesco Nitto Palma (FI) ha parlato di “testo scritto male”, di “norme non pensate” che verranno sicuramente “cancellate dalla Consulta”. Continua a leggere

Omicidio stradale, il governo pensa alla fiducia: al lavoro per un maxiemendamento

Il governo si appresta a chiedere la fiducia sul disegno di legge per l’omicidio stradale ora all’esame dell’Aula del Senato. Secondo l’Ansa, che cita informazioni arrivate da ambienti parlamentari di Palazzo Madama, è probabile che alcune modifiche al testo licenziato dalla Camera vengano introdotte nel maxiemendamento che governo e relatore, Giuseppe Cucca, starebbero mettendo a punto.

Omicidio stradale, Giovanardi boccia il testo della Camera: “Reato troppo esteso”

“Contrasterò al Senato il testo licenziato dalla Camera sull’omicidio stradale, che ha esteso il reato di omicidio anche a fattispecie di incidente che possono capitare a chiunque: la mamma che porta il bimbo a scuola, l’agente di commercio, il neo patentato, trasformati in potenziali assassini quando si mettono alla guida”. Lo spiega in un comunicato il senatore dei Popolari liberali, Carlo Giovanardi. “Le leggi”, aggiunge, “si fanno per risolvere i problemi, non per piantare bandierine o dare segnali come pretende di fare il Governo chiedendo al Parlamento di approvare una legge che riconosce essere sbagliata, per cambiarla poi fra pochi mesi”. Continua a leggere

Omicidio stradale, italiani discriminati rispetto agli stranieri: “Modificare il testo”

Gli italiani sono discriminati. Il nuovo testo sull’omicidio stradale, quello approvato dalla Camera e che ora deve tornare al Senato, penalizza i cittadini italiani rispetto agli stranieri. Lo sostiene il senatore di Forza Italia, Francesco Nitto Palma, presidente della Commissione Giustizia, che chiede una modifica. “L’attuale navetta tra Camera e Senato ha i suoi pro e i suoi contro. Per non essere accusato, con tali affermazioni, di voler imitare monsieur de La Palisse mi permetto di segnalare che nel tanto atteso disegno di legge sull’omicidio stradale la Camera dei deputati, modificato il testo ad essa pervenuto dal Senato, ha riportato la revoca della patente tra le sanzioni amministrative così eliminando la natura di pena accessoria che le era attribuita nel testo senatoriale”. Continua a leggere

Assassini al volante: cambia qualcosa il fatto che fossero poco o molto ubriachi?

Da tempo si dibatte il tema dell’omicidio stradale e numerosi annunci si sono susseguiti senza però aver il minimo coordinamento, col risultato che Camera e Senato hanno affrontato la materia separatamente, producendo due disegni di legge sullo stesso tema. Una situazione che potrebbe indurre a pensare che l’intensa attività sia stata finalizzata alla ricerca di facili consensi. In altri Paesi da tempo la questione dell’uso di droga o dell’abuso di alcool da parte di chi guida è stata risolta con una regola semplice: “chi guida non beve o non si fa’”. Semplice, ma sembra che da noi la semplicità sia inimmaginabile. Al suo posto meglio un bel “pasticcio all’italiana”, ricetta con una lunga tradizione quando si tratta di “cucinare” norme.  Continua a leggere

L’omicidio stradale sarà legge entro l’anno: le novità del testo approvato dalla Camera

“Un impegno preso, un impegno mantenuto. A fronte del dimezzamento dei morti sulle strade italiane, sta crescendo il numero dei morti provocati da chi guida sotto l’effetto di alcool e di stupefacenti. Si calcola una percentuale di oltre il 25 per cento per cento. È la ragione che ci ha indotto a rendere le norme più gravi e più giuste”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, dopo l’approvazione alla Camera del reato di omicidio stradale con 276 voti favorevoli, 101 astenuti e 20 contrari. Ma il provvedimento non è ancora legge. Il testo dovrà tornare in Senato perché è stato modificato rispetto a quello approvato a Palazzo Madama. Continua a leggere

Passi col rosso o guidi scrivendo sms? Meriti una punizione esemplare

Se passando a un incrocio con il semaforo rosso o guidando mentre invia un sms al telefonino un conducente uccide una persona, perché non punirlo con le stesse sanzioni previste per chi dovesse causare un incidente mortale mettendosi al volante drogato o ubriaco? E perché prevedere la confisca del mezzo solo per quei conducenti ai quali sia stato riscontrato un tasso alcolemico di 1,6 e non per chi, con un livello di 1,4, dovesse procurare ad altri lesioni gravi? Il tentativo del governo di assicurare più sicurezza sulle strade attraverso il nuovo reato di omicidio stradale presenta troppe lacune: tutti coloro che utilizzano un mezzo di trasporto, magari per lavoro, e che possiedono la patente rischiano di essere penalizzati per diversi anni dal ritiro del documento di guida mentre coloro ai quali magari è già stata sequestrata o che non l’hanno mai conseguita rischiano di restare impuniti visto che, senza controlli, il “pericolo” che vengano scoperti è bassissimo. Continua a leggere

Omicidio stradale, Forza Italia accelera: serve un gruppo di lavoro Camera-Senato

La legge sul reato di omicidio stradale deve entrare in vigore già ad agosto, periodi di picco annuale degli incidenti. Per questo è necessario attivare un gruppo di lavoro congiunto tra Camera e Senato. La richiesta arriva da Mino Giachino, responsabile nazionale Trasporti di Forza Italia, e dal senatore Lucio Malan. “Senza un coordinamento sul modello del 2010, quando venne approvata la riforma del codice della strada”, spiegano i due esponenti di Forza Italia, “si rischia di arrivare fino alla quarta lettura alla Camera”. Continua a leggere