“Sistri sotto esame fino a giugno 2013, nessun contributo da pagare per il 2012”

“Quella del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti é una storia che va definita. Ho chiesto la sospensione al Consiglio dei ministri in attesa di arrivare a verifiche decisive. La sospensione non deve andare entro l’anno”. Lo ha dichiarato  il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini sottolineando che la decisione “è stata presa allo scopo di effettuare le verifiche richieste dopo il parere del Digitpa, l’Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione sulla funzionalità del sistema al quale il ministero, allora sotto la guida di Stefania Prestigiacomo, si era rivolto nel maggio del 2011 a seguito delle difficoltà operative riscontrate nella fase di avvio sperimentale. Continua a leggere

Il progetto Sistri? Una buona idea, ma la gestione è tutta da rivedere

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Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti è sicuramente una buona idea, ma non è certo stato strutturato nel migliore dei modi. Ad affermarlo è il vicepresidente dell’Asstri (l’Associazione imprese smaltimento stoccaggio trasporto rifiuti) Claudio Fraconti, che sottolinea anche come la categoria degli autotrasportatori non sia stata coinvolta nello studio del sistema, ribattezzato Sistri. Sotto accusa, in particolare, sono finiti i maggiori costi per chi muove i rifiuti, l’esclusione dei vettori stranieri, quelli tedeschi per esempio, proprio mentre la maggior parte dei rifiuti viene oggi smaltita in Germania. “I controlli poi”, afferma sempre il vicepresidente dell’Asstri, “sono affidati soltanto a un sistema satellitare del Noe, il nucleo operativo ecologico dei carabinieri, che materialmente non potranno mai essere in grado, per carenza di uomini, di verificare i 20mila camion che ogni giorno trasportano rifiuti in Italia”. Secondo Claudio Fraconti in questo modo non si fa altro che favorire l’abusivismo e il sistema va rivisto subito con la collaborazione di tutti.

Il Sistri slitta di trenta giorni, cambiano anche alcune regole

Slitta di 30 giorni il termine di iscrizione al Sistri. Le imprese che producono rifiuti pericolosi, le imprese con più di 10 dipendenti che producono rifiuti anche non pericolosi, le imprese che trasportano rifiuti e i depositi possono infatti iscriversi entro il 30 marzo. Viene estesa però la videosorveglianza agli impianti di incenerimento rifiuti oltre che alle discariche (come già previsto), l’iscrizione al registro anche attraverso la posta elettronica con creazione di uno specifico account e la modifica dei termini per la comunicazione dei dati di movimentazione dei rifiuti stessi. La proroga di 30 giorni è giunta in extremis, visto che la scadenza precedente era il 28 febbraio. È stato lo stesso ministero dell’Ambiente a varare un nuovo decreto. Continua a leggere

Traffico di rifiuti pericolosi,
indagato il padre della Marcegaglia

C’è anche il papà della presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia, fra le persone indagate nell’ambito di una maxi operazione su un presunto traffico illecito di rifiuti pericolosi condotta dai carabinieri del Noe (il nucleo operativo ecologico dell’Arma), indagine che ha toccato varie città italiane, portando all’arresto di  15 persone e alla denuncia di 61.

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Uggè: “Così la guerra all’ecomafia rischia di essere persa in partenza”

Combattere i trafficanti di rifiuti speciali e pericolosi. Con questo obiettivo il ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha dato vita al Sistri, il sistema  che dovrebbe consentire di controllare tutti i rifiuti speciali che si muovono sul territorio italiano attraverso un sistema di immissione, da parte delle aziende di autotrasporto, dei dati dei rifiuti su una chiavetta Usb in modo che, quando i camion caricheranno i rifiuti, potranno essere seguiti elettronicamente. In altre parole una “scatola nera” da installare su ogni camion dedicato al trasporto rifiuti, i cui dati potranno essere letti dai carabinieri del Noe, il nucleo ecologico dell’Arma.

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Salerno, il Noe chiude
un’azienda di autotrasporto

Scaricavano senza le necessarie autorizzazioni acque reflue industriali e tenevano sul piazzale aziendale adibito al parcheggio di autocarri anche un deposito di materiale di diverso genere (pezzi ferrosi, pneumatici usurati, auto di vecchia costruzione). La scorsa settimana, i Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Salerno, agli ordini del capitano Giuseppe Ambrosone, hanno apposto i sigilli di sequestro a un’importante azienda di autotrasporti del capoluogo cittadino e denunciato a piede libero il legale rappresentante. Continua a leggere