Fermo dei Tir in Sicilia, Fai Catania: “È meglio continuare a lavorare”

L’Aias torna sul piede di guerra. Dopo lo stato di agitazione programmato dal 14 al 19 febbraio e poi revocato al termine di un tavolo di lavoro convocato dal sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, l’Associazione imprese autotrasportatori siciliani ha infatti deciso di attuare uno sciopero a partire da oggi e fino al 2 marzo. Una decisione, quella del fermo, non condivisa da Fai Catania che, tramite un comunicato stampa, invita “le imprese a continuare il proprio lavoro e le sigle sindacali a trattare nei tavoli di concertazione convocati per addivenire a una soluzione condivisa per tutta la categoria”. Continua a leggere

Il Senato approva il Milleproroghe,
700 milioni per l’autotrasporto

È stato approvato mercoledì mattina dal Senato l’emendamento Milleproroghe, che contiene alcune misure relative all’autotrasporto. Interventi per 700 milioni di euro, disponibili con provvedimenti ministeriali già dal prossimo mese. “Riteniamo doveroso dare atto dell’impegno del sottosegretario Bartolomeo Giachino”, ha commentato il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, “che è riuscito a ottenere il non facile e scontato inserimento da parte del Governo e della Commissione bilancio nell’emendamento sul quale il Governo ha posto la fiducia. Un ringraziamento va fatto anche al Governo e al presidente della Commissione, il senatore Antonio Azzollini”. Ma quali sono le misure per le imprese d’autotrasporto contenute nel Milleproroghe? Continua a leggere

Autovetture a noleggio, il Governo congela il nuovo regime restrittivo

È stata nuovamente rinviata l’entrata in vigore del nuovo regime restrittivo per i taxi con autovettura e le auto a noleggio con conducente introdotto a fine 2008, provvedimento contro il quale hanno manifestato i noleggiatori nei giorni scorsi a Roma chiedendo al Governo di abrogare definitivamente le norme che mettono a rischio 100mila posti di lavoro. Il decreto legge incentivi, varato venerdì scorso dall’Esecutivo, non risolve certo alla radice il problema, ma prevede un ulteriore slittamento delle misure che altrimenti sarebbero entrate in vigore dal primo aprile. Continua a leggere